Bianca Mascagni ha 34 anni ed è una imprenditrice agricola senese che nei suoi oliveti di Pienza utilizza droni per spargere polline, risparmiando risorse e raggiungendo anche le zone più impervie. Una innovazione (sperimentale) che le ha permesso di incrementare la produttività in maniera sostenibile e che le è valso il premio regionale di Coldiretti Toscana “Amiche della terra, storie di donne che nutrono il mondo” per la categoria “Donne e Futuro” consegnato a Roma.
La storia della contadina che punta sull’innovazione
Bianca è una contadina nata e cresciuta a Siena, ha frequentato l’università a Firenze, facoltà di Agraria, e subito dopo la laurea accede al bando della Regione Toscana (Ps-go del Piano di Sviluppo Rurale 2014 – 2022), supportata dall’associazione Coldiretti nella compilazione della domanda. Da qui è iniziata la sua avventura che ha cambiato il corso della sua azienda, la Mascagni Organic Farm, impegnata nella produzione di olio extravergine di oliva e cereali biologici.
L’idea vincente di Bianca è stata quella di applicare tecniche di agricoltura di precisione sperimentando interventi agronomici innovativi a vantaggio dell’ambiente e dell’agricoltore. La più importante innovazione riguarda appunto la sperimentazione uno speciale aeromobile a pilotaggio remoto adattato per “spargere” il polline sulle piante con l’obiettivo di incrementare la produttività, contrastare il fenomeno dell’abbandono e trovare soluzioni al lavoro manuale.
“Aumentare la produttività dei nostri uliveti – spiega Bianca Mascagni – significa rispondere alla crescente domanda di olio extravergine toscano del mercato e mantenere le caratteristiche del paesaggio disincentivando l’abbandono e riducendo l’utilizzo degli input chimici ed energetici. È già il presente”.
L’imprenditoria femminile in Toscana
In Toscana una impresa su tre è femminile (31%). “In un settore spesso considerato prerogativa maschile – spiega Michela Nieri, responsabile Donne Impresa Coldiretti Toscana – è fondamentale sottolineare come le imprese agricole a conduzione femminile sono le più innovative e resilienti, capaci di scommettere su difficili sfide imprenditoriali per poi, non solo vincerle, ma dimostrare e soprattutto di possedere grandi capacità gestionali, poi naturalmente occorre una buona formazione per puntare sempre più in alto”.
L’innovazione agricola è molto presente nelle aziende gestite da donne, lo dicono i numeri. Sono 12 mila le aziende secondo i dati dell’Istituto di Studi e Ricerche della Camera di Commercio Toscana Nord e il 32,6% delle imprese è informatizzato contro una media nazionale del 23,1%. Ma non solo, una su cinque (26,6%) ha fatto un investimento innovativo nel triennio 2018-2020 (fonte Irpet) confermando così una buona capacità di adattamento ai nuovi scenari.