Smarriti, come chi ha perso un punto di riferimento. La morte della Regina Elisabetta ha lasciato gli inglesi sgomenti e tristi, nonostante fosse non certo inaspettata. “E non importa se sei per la monarchia o no, lei era parte della nostra identità british”, dice Helen Farrell, inglese di Manchester, molto attiva nella comunità inglese a Firenze ed editor in chief del giornale The Florentine.
Come per tutti, Elisabetta II è stata simbolo del Novecento, la testimone di corsi e ricorsi storici che l’hanno sempre vista pacata, ma determinata protagonista. E anche per gli inglesi che vivono lontano dal Regno, la perdita non è stata meno forte. “E’ un momento strano per noi, aveva 96 anni ed era ben chiaro che il momento era vicino”, commenta Farrell. “Fa parte dell’identità britannica, oggi ci manca una parte di noi”.
“È molto triste per tutti gli inglesi”, commenta anche il direttore del British Institute, Simon Gammell. “Prima della mia nascita era già sul trono, ed è così per tanti miei connazionali. È molto strano non averla più e credo che sia giusta la definizione che alcuni le hanno dato: la nonna del Regno”.
Il ricordo della comunità inglese
Il giorno dopo la morte della Regina, l’appuntamento per tutta la comunità inglese è stato nella chiesa di Saint James a Firenze, per un requiem. Altro incontro anche nella chiesa anglicana fiorentina di St.Mark in via Maggio.
Per raccogliere pensieri e condoglianze il British Institute ha aperto le sue sedi a tutti, mettendo a disposizione un libro di condoglianze nella sua biblioteca di lungarno Guicciardini n.9 (aperta dal lunedì al venerdì dalle 14:30 alle 18:30) e nella nuova sede del centro linguistico di viale Mazzini 10 (aperto dal lunedì al venerdì dalle 09 alle 19). I libri verranno inviati poi a Re Carlo III, “che è anche il patrono dell’Istituto – ricorda il direttore Garrell – ed è stato tre volte da noi”. Un legame con la famiglia reale fortissimo: qui, per tre mesi, ha frequentato corsi di Italiano anche Kate Middleton prima del suo matrimonio con William.
Per ricordare la straordinaria vita della Regina, sempre il British Institute, mercoledì 14 settembre alle ore 18 proietterà un documentario di 50 minuti (in inglese) “Queen Elizabeth II: a Life of Service” nella biblioteca di lungarno Guicciardini. “Alla fine faremo un brindisi alla sua memoria e tutti sono invitati a partecipare: l’ingresso è libero”, conclude il direttore.
Quel legame con i Frescobaldi, tra vino e amicizia
“Ha regnato con uno stile unico, dimostrandosi sempre all’altezza della sua incredibile posizione. Anche per la nostra famiglia è un grande dolore, ci mancherà molto“, ha detto all’Adnkronos la marchesa fiorentina Bona Frescobaldi. La sua famiglia ha rapporti con la casa reale da oltre 700 anni come fornitori di vino.
Nel 2017, il Principe Carlo – adesso Re Carlo III – e la consorte Camilla, in visita in Toscana furono loro ospiti e prima ancora, nel 2011, al royal wedding tra il principe William e Kate Middleton portando come dono di nozze pregiate bottiglie di Brunello di Montalcino Riserva di CastelGiocondo.
Anche Sting piange Elisabetta
Tra gli illustri “sudditi di Sua Maestà” che hanno scelto la Toscana come terra d’adozione, Sting è uno dei più famosi. E come tanti, ha scelto di lasciare il suo cordoglio sui social: poche righe di condoglianze, per unirsi al dolore del suo paese. Si firma CBE- Commander of the British Empire, titolo che l’ex Police ha ricevuto direttamente dalla regina Elisabetta II d’Inghilterra.
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