Dal 2 al 3 maggio al Teatro Goldoni di Livorno ospiterà “Medì 25“, il convegno internazionale delle città del Mediterraneo, su iniziativa della Comunità di Sant’Egidio, realizzato in collaborazione con il Comune di Livorno, la Diocesi livornese e l’Istoreco. Patrocinio della Regione Toscana.
Si riuniscono esponenti delle rispettive società e comunità cittadine di Barcellona, Genova, Trieste, Istanbul, Lattakya, Beirut, Odessa, Malta, Lesbo, Lampedusa.
“A pochi giorni dalla scomparsa di papa Francesco, ricordando la sua voce e il suo operato instancabile per la pace queste città, a dispetto delle ondate della storia che le investono si riuniscono. Le città vogliono vivere – dice la Comunità di Sant’Egidio – Medì vuole far ascoltare la loro voce”.
Il 2 maggio aprono i saluti delle autorità civili e religiose, con gli interventi di monsignor. Simone Giusti vescovo di Livorno, del sindaco Luca Salvetti, e del presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, poi lo storico Andrea Riccardi, fondatore della Comunità di Sant’Egidio, avvierà i lavori della prima sessione ‘Oltre la guerra’.
A 80 anni dalla fine della Seconda Guerra Mondiale e dalle esplosioni nucleari di Hiroshima e Nagasaki in Giappone, saranno richiamate le fatiche e le passioni della ricostruzione post bellica nelle città del Mediterraneo, il lungo processo di pacificazione e i gravi esiti dei conflitti mondiali. Inevitabile il confronto con l’attuale situazione di conflitto, le nuove minacce nucleari e le scelte di riarmo.
Nella seconda giornata (3 maggio), l’attenzione si sposta sulle migrazioni che le città mediterranee si trovano e si troveranno a fronteggiare, con la sessione ‘Per amore o per forza’.