La corsa per bici d’epoca, organizzata dal G.S. Misericordia del Galluzzo, si pone come un vero e proprio itinerario tra strade bianche, vigneti, ulivi, natura.
«Una ciclostorica è la riscoperta delle radici del ciclismo, quello vero fatto di fatica, sudore, passione – spiega l’organizzatore, Paolo Fani. Nonostante avessi fatto ciclismo fin da ragazzo, abbia gareggiato al velodromo delle Cascine, non avevo mai smontato una bicicletta. Con la prima gara vintage è scoppiato l’amore». Quella 2019 sarà la quarta edizione, ricorda Fani. «Siamo partiti con 70 iscritti il primo anno, siamo arrivati a 130 nel 2018 e contiamo di crescere ancora».
«Con una bici vintage fai fatica, parli, ti fermi a fare un selfie, ti rifocilli, ti senti in pace con te stesso – fa eco Luigi Cappellini, capitano del gruppo Amatori Verrazzano. Riscopri e assapori la natura i colori, i profumi – aggiunge – oltre alla bellezza dello stare insieme».
Dalla Certosa del Galluzzo prenderanno il via tre percorsi. Il più breve da 60 km, di cui 2 di strade bianche, 480 metri di dislivello); il medio (72 km di cui 7 di strade bianche, 1200 metri di dislivello) e il percorso più lungo e impagnativo (80 km di cui 11 di strade bianche, 1400 metri di dislivello). Tre percorsi leggermente diversi, ma tutti con unica identità, quella di far provare emozioni di un paesaggio unico. Si passerà attraverso posti magici e incantevoli come Montefiridoldi, la fattoria di Tignanello e Badia a Passignano per poi attraversare il Castello di Montefioralle e arrivare al Castello di Verrazzano, dove è prevista l’arrampicata, ultima tappa prima del ritorno verso Galluzzo.