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L’appello di Legacoop Toscana: “Appalti adeguati all’inflazione”

Dal congresso le richieste per il contrasto alle false cooperative, la riforma fiscale e previdenziale e la modifica della legge regionale sulla cooperazione. Riconfermato Negrini

La relazione di Roberto Negrini al congresso di Legacoop

Un cambiamento negli appalti, contrasto alle false cooperative, una riforma fiscale e previdenziale per le fasce di reddito più deboli, la modifica della legge regionale sulla cooperazione. Sono alcune delle richieste che arrivano dal 14° Congresso di Legacoop Toscana, che si è aperto concluso a Firenze (Palazzo degli Affari, Piazza Adua 1).

Roberto Negrini è stato rieletto per la terza volta presidente di Legacoop Toscana insieme ai delegati al congresso nazionale Legacoop (2-4 marzo), e alla nuova direzione di Legacoop Toscana.

Circa 300 i delegati presenti al Congresso, tappa toscana in direzione del 41° Congresso nazionale Legacoop (Roma, 2-4 marzo). Presente a Firenze anche il candidato alla Presidenza nazionale Legacoop Simone Gamberini.

Roberto Negrini, presidente di Legacoop Toscana

Nel corso della seconda giornata del congresso è intervenuto il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani. Alla fine della mattinata ha preso la parola anche il presidente di Legacoop nazionale, Mauro Lusetti.

Congratulazioni per una rielezione che è la conferma del buon lavoro svolto” gli auguri rivolti dal presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo.

Il presidente dell’Assemblea legislativa a margine del congresso ha ribadito “l’impegno comune e il sostegno del Consiglio regionale verso un mondo che rappresenta un settore chiave dell’intero comparto produttivo italiano: da sempre anima e traino dell’economia Toscana anche da un punto di vista sociale. L’impegno sul territorio delle cooperative è stato fondamentale per traghettare molte realtà fuori dalla crisi”.

Tutti i numeri di Legacoop Toscana

Legacoop Toscana è la realtà che oggi rappresenta oltre 2 milioni di soci, lavoratori, consumatori e produttori in 755 cooperative: distribuite nei settori Consumo, Produzione e Servizi, Welfare, Agroalimentare e Pesca, Culturmedia, Dettaglianti e altro. Si tratta di realtà che producono oltre 8 miliardi di fatturato e occupano più di 38mila lavoratori. OItre 4.200 gli amministratori, il 27% donne, il 12% under 40.

La relazione del presidente di Legacoop Roberto Negrini

Le due anime delle cooperative

“Nelle cooperative convivono diverse anime, quella imprenditoriale e quella sociale – ha detto nella sua relazione il presidente di Legacoop Toscana Roberto Negrini -. Siamo fatti di numeri e parole. Le parole sono il rapporto con i soci e con il territorio, i numeri sono la solidità dell’impresa. Negli ultimi 15 anni le cooperative si sono spesso concentrate su come far tornare i conti e ripristinare questi tre fondamentali. Ma i numeri, da soli, non generano lo sviluppo e la solidità della cooperativa” ha sottolineato auspicando un cambio di rotta. 

La battaglia per gli appalti giusti per tutti

Legacoop auspica appalti più giusti per tutti, senza una battaglia tra sindacato e cooperative. Se gli appalti in molti settori sono costituiti per il 90% dal costo del lavoro, quando le amministrazioni ‘risparmiano’, è bene sapere che lo fanno sulla pelle dei lavoratori – ha detto Negrini -.  L’inflazione si stabilizzerà su tassi ben superiori ai precedenti, è necessario mettere un limite invalicabile: nel corso del tempo un servizio, qualsiasi modalità si scelga per la sua assegnazione, non può diminuire il proprio valore reale, che dovrà essere adeguato secondo l’inflazione e aumenti contrattuali, rispetto all’assegnazione precedente. Solo così si potrà competere veramente sulla qualità del servizio e non più sul ribasso dei costi”. 

L’attenzione ai lavoratori e al ceto medio

Secondo Negrini a causa della riduzione dei salari si sta verificando un “impoverimento dei lavoratori continuo e graduale” e la conseguenza è la scomparsa del ceto medio: “Come possiamo pretendere che chi va a fare la spesa tenga a cuore le produzioni e l’economia del territorio se non può permetterselo? Abbiamo costruito negli anni un sistema basato sul ceto medio: se questo viene meno, viene meno il sistema intero”. 

La lotta alle false cooperative

Nel corso del suo intervento Negrini si è soffermato sul tema delle false cooperative“Occorre una seria politica di contrasto alle imprese irregolari, che inquinano i mercati di riferimento delle nostre associate – ha aggiunto Negrini – Il nostro movimento è composto da vere cooperative che rispettano le regole e rispondono ai loro scopi statutari, e che si trovano a combattere ad armi impari contro attori spregiudicati. Chiediamo di aumentare i controlli da parte delle autorità competenti per smascherare la cooperazione spuria e le società di comodo”. 

L’appello al Parlamento e alla Regione

Il presidente di Legacoop Toscana chiede anche che sia varata da parte del Parlamento una riforma fiscale e previdenziale per le fasce di reddito più deboli. E poi una precisa richiesta alla Regione Toscana“Modificare la legge regionale sulla cooperazione per un riconoscimento effettivo, dotandola di risorse proprie – afferma Negrini – Abbiamo avviato con la Giunta regionale un buon percorso che prevede la costituzione di un fondo dedicato per la patrimonializzazione delle imprese cooperative, che va in questa direzione, ma non si può considerare sufficiente”. 

L’intervento dell’attrice Gaia Nanni

Nella prima giornata di Congresso, spazio a due momenti con l’attrice fiorentina Gaia Nanni che ha proposto le Letture cooperative e lo spettacolo Gli ultimi saranno ultimi di Massimiliano Bruno, regia di Gianfranco Pedullà, accompagnamento alla chitarra Gabriele Doria.

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