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L'”Alfabeto” dell’artista Paolo Galletti donato dalla famiglia a Tavarnelle

La famiglia dell’artista anche campione mondiale di nuoto ha messo a disposizione della comunità il polittico di 22 quadri che diventerà un’installazione permanente nel palazzo comunale

“A” come amore, angoscia, ansia, “V” come verità, vita, vittoria. Dalla A alla Z, una lettera per ogni emozione, principio, valore, concetto, questo è il progetto artistico di Paolo Galletti (1937-2015) il suo “Alfabeto”.

Il polittico che comprende 22 opere è stato realizzato negli anni 1989-1991 dall’autore fiorentino che scelse il Chianti come terra elettiva ed è qui che mise radici con la moglie e i tre figli.

Non tutte le lettere di Paolo Galletti sono associate a temi e concetti che evocano lo scorrere della vita. Alcuni quadri sono privi di didascalie, lasciate deliberatamente in bianco così da stimolare libere interpretazioni nello sguardo dei visitatori.

Galletti si distinse nel nuoto, divenendo campione mondiale, e con la stessa determinazione e passione conquistò uno spazio di primo piano nella pittura come interprete del suo tempo, innamorato dei chiaroscuri della vita che proiettò in una dimensione spaziale, bizzarra, anticonformista.

Da oggi per decisione della famiglia dell’artista composta dalla moglie Anna e dai figli Laura, Maria Cristina e Massimo l’ “Abbecedario pittorico” di Paolo Galletti sarà esposto in maniera permanente nel palazzo comunale di Tavarnelle Val di Pesa.

Un prezioso “regalo” al comune, un’opera che rivivrà così in uno spazio pubblico diventando patrimonio collettivo.

L’esposizione dell’opera è un’importante opportunità di diffusione e valorizzazione culturale della produzione di un grande artista e un gigante del nuoto italiano che si lega a doppio filo con la comunità e il territorio.

“Un grazie particolare alla famigliaha dichiarato il sindaco David Baroncelli – per aver messo a disposizione del territorio un’opera così prestigiosa, per noi rappresenta un segnale di ripartenza in un periodo in cui non è facile recuperare la dimensione sociale e culturale, la nostra comunità vive di contatti e relazioni, con i linguaggi dell’arte e la loro forza espressiva possiamo tornare a comunicare e ad esprimere sentimenti ed emozioni”.

“Con quest’operazione culturale, resa possibile dall’impegno e dalla sensibilità dell’amministrazione comunale che ringraziamo sentitamentehanno dichiarato i familiarisi è realizzato il desiderio di nostro padre che voleva esporre in un’unica sede tutte le opere che compongono il polittico”.

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