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“Komorebi” danza, teatro e performance invadono i quartieri della periferia di Firenze

Fino al 30 novembre un fitto calendario di laboratori e azioni performative all’insegna dell’inclusione sociale e della partecipazione culturale a cura di Stazione Utopia, ingresso libero

Cristina Roggerini ‘Elaysia’ ph Giampaolo Becherini

“Komorebi” è una parola giapponese che sta a significare la luce che filtra tra le foglie degli alberi, ed è anche il titolo della rassegna ideata da Stazione Utopia per Autunno Fiorentino 2024 che giunge quest’anno alla sua seconda edizione.

Un ricco programma di azioni performative attraverserà i quartieri 1, 2, 4 e 5 in svariati luoghi, dalla Villa medicea La Petraia al Giardino della Villa medicea di Castello, da un condominio delle Piagge alla RSA il Giglio, dal P.A.R.C. al Vivaio del Malcantone e al Combo Social Club.

Una nuovissima generazione di artisti di discipline diverse darà corpo a pratiche di innovazione sociale e partecipazione culturale rivolte a tutte le categorie di cittadini, esplorando le possibilità di fruizione della danza anche da parte di cittadini con abilità diverse.

“Una rassegna che ha già dimostrato il proprio valore e che torna quest’anno ad essere protagonista dell’Autunno Fiorentinoha detto l’assessore alla cultura Giovanni Bettarini – con una serie di appuntamenti nei quartieri anche per famiglie e all’insegna della più ampia partecipazione e inclusione sociale. Grazie a questo fitto calendario di eventi tutti ad ingresso libero che spaziano dalla danza agli spettacoli, dal teatro alle performance che arriverà fino al 30 novembre”.

Il 23 ottobre alle ore 18 al PARC va in scena Fairyland, persone vs natura che vede protagonisti Francesca Prini, Wioleta Szwalek e Lorenzo Danti, tre atleti campioni di pole dance insieme ai danzatori Veronica Galdo, Sofia Bonetti e Paolo Rizzo.

La pole dance, su cui si fonda Fairyland, superando l’aspetto puramente atletico e evolvendosi sempre di più come forma d’arte, abbraccia l’eleganza, la fluidità e l’espressività; e nella performance interagisce con la danza. Il progetto, preceduto da un laboratorio, mira a far collaborare polers e danzatorə alla creazione di una scena tratta dal capolavoro shakespeariano “Sogno di una notte di mezza estate”. Ambientato in una foresta incantata, lo spettacolo segue le vicende di umani (danzatorə) e fate (polers) che si incontrano in una notte di magia e intrighi in cui le fate danzano, mentre gli umani vagano in cerca di amore.

Il 27 ottobre alle ore 17 torna in scena al PARC Metamorfosi, dell’esserci e del divenire, una rodata azione performativa che incrocia danza, musica e teatro a cura di Cesare Torricelli e Daria Lidonnici. Seguendo le pratiche di teatro sociale attraverso l’inclusione e la valorizzazione di ogni diversità, la performance porta in scena studenti di IIS Sassetti Peruzzi di Scandicci e Firenze e del Liceo Artistico Statale di Porta Romana e Sesto Fiorentino, educatori e danzatori professionisti.

Il 17 novembre è la volta al Combo Social Club di Landscape/Soundscape diretto da Marco di Costanzo, con le coreografie di Alice Catapano. In mezzo al Paesaggio che dà il nome alla breve pièce di Harold Pinter, si trovano un uomo e una donna con i loro ricordi, desideri, visioni. La coppia di personaggi è agita e moltiplicata da due coppie sceniche, un’attrice e un attore, una danzatrice e un danzatore, che proiettano nello spazio – grazie a parola e movimento – il vano rincorrersi di due immaginari divergenti. Lo spettacolo è accessibile a pubblico con disabilità visiva.

Dopo il successo registrato nell’edizione 2023, Komorebi sabato 23 novembre sceglie nuovamente il condominio di via Liguria, 10, uno degli edifici del complesso Le Navi nel quartiere delle Piagge, per presentare Questioni di condominio parte 2, pianerottoli oltre il transito.

La serata prevede sette brevi performance di danza firmate da coreografi e artisti di fama internazionale come Giuseppe Spota e Davide di Giovanni, a cui si affiancano talenti della scena italiana.

Penelope, coreografia di Giuseppe Spota, con Sofia Bonetti; Elaysia, coreografia di Aurelie Mounier con Cristina Roggerini, Dummy con Rita Carrara, Nero è il colore dei capelli del mio vero amore, coreografia di Davide Di Giovanni con Matilde Di Ciolo, Who am I? coreografia di Isabella Giustina, con Beatrice Ciattini e Niccolò Poggini, Lunatica, coreografia di Roberto Doveri con Matilde Di Ciolo e Veronica Galdo e In Trappola di e con Allison Ferraro. I pianerottoli dell’edificio si trasformano in spazi performativi e gli abitanti e il pubblico in generale sono invitati a sperimentare una forma inedita e intima di spettacolo dal vivo.

Il 30 novembre alle ore 16 al PARC la rassegna ospita come spettacolo di chiusura Stravaganze in sol minore, con la regia e coreografia di Francesca Lattuada, interpreti la danzatrice Vittoria Franchina e il baritono Piersilvio De Santis, maschere e oggetti di Natali Fortier. Il virtuosismo magico di Toti Scialoja, maestro non solo di immagini, ma anche di parole, è alla base di questa nuova creazione per bambini e bambine, ragazzi e ragazze, e per famiglie, coprodotta da Centro coreografico Nazionale/ Aterballetto e Centro Teatrale Bresciano e in coproduzione con Centro Servizi Culturali Santa Chiara.

Nutrita di appuntamenti anche la sezione del programma della rassegna raccolta sotto il titolo Patrimonio culturale e comunità in cui si inanellano visite , spettacoli di living history fino al Gran Ballo Lorenese.

Il calendario prevede il 27 ottobre la visita alla Villa medicea La Petraia a cura di Marta Baglivo, e nello stesso giorno lo spettacolo alla Villa medicea di Castello di Living History A spasso con Cosimo a cura di Francesco Gori, l’occasione per conoscere il progetto del giardino raccontato dallo stesso Cosimo I che insieme a Vasari e Tribolo partecipò alla progettazione.

I fasti medicei, visita -spettacolo alla Villa medicea La Petraia, a cura di Francesco Gori, l’8 novembre verte sul racconto della storia della famiglia Medici a partire dagli episodi rappresentati negli affreschi del Volterrano nel Cortile della Villa medicea La Petraia.

Il 30 novembre alle ore 20 in occasione della Festa della Toscana va in scena il Gran Ballo lorenese alla Villa medicea La Petraia con i danzatori della Società di Danza di Firenze in abito d’epoca. Un omaggio alla cultura e alla storia di un momento fondamentale della vita fiorentina ed italiana: la Firenze dei Lorena nella prima metà dell’Ottocento, quando la danza era un elemento centrale della vita cittadina, a Corte come nei palazzi e nelle ville aristocratiche, come nelle famiglie borghesi e nei ceti popolari.

Stravaganze in sol minore – ph. Harabel Contemporary Art Platform 
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