Il 21 e 22 ottobre torna con un’edizione online Job Fair, la fiera del lavoro dedicata ad allieve ed ex allieve, allievi ed ex allievi delle sei Scuole universitarie superiori italiane, di cui tre si trovano in Toscana: la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, la Scuola Normale Superiore e la Scuola Imt Alti Studi Lucca.
Un’occasione per i talenti altamente selezionati e formati in atenei pubblici, che potranno così entrare in contatto con i rappresentanti di organizzazioni e con selezionatori di alcune delle più importanti aziende del panorama italiano e internazionale, per candidarsi a ricoprire posizioni aperte e per creare e approfondire la rete dei contatti, anche per cogliere opportunità future.
L’obiettivo è confermare il successo dell’edizione precedente, che ha visto la partecipazione di oltre 250 tra allieve e allievi, ex allieve ed ex allievi delle sei Scuole universitarie superiori, per un totale di circa mille colloqui individuali con i recruiter di 50 aziende alla ricerca di risorse umane ad altissimo potenziale.
Il progamma della due giorni
Per l’edizione 2020 della Job Fair, la prima giornata (mercoledì 21 ottobre) sarà dedicata alla cerimonia di apertura, con una “Consensus conference” per riflettere e confrontarsi sul ruolo delle Scuole universitarie superiori nella formazione, per il riconoscimento del merito e per la valorizzazione del talento, anche in prospettiva di un contributo per il rilancio del “Sistema italia”. È prevista la presenza, da remoto, del ministro dell’Università Gaetano Manfredi e del vice presidente per il Capitale umano di Confindustria Giovanni Brugnoli. Sempre in questa prima giornata, sono previste sessioni parallele per la presentazione delle aziende. La seconda giornata (giovedì 22 ottobre) è invece dedicata ai colloqui con i rappresentanti di istituzioni e di aziende, sempre da remoto.
Nelle precedenti edizioni, la Job Fair ha creato numerose opportunità di lavoro, dando un contributo all’orientamento di allieve e allievi, ex allieve ed ex allievi verso realtà professionali differenti rispetto a quelle offerte dal mondo accademico e della ricerca, ma altrettanto dinamiche e stimolanti. Per chi si appresta a terminare o ha già concluso il percorso formativo in una delle sei Scuole universitarie superiori si tratta di un’opportunità preziosa per chiarirsi le idee sulle caratteristiche del mondo del lavoro e per creare contatti preziosi in vista di un prossimo inserimento in istituzioni o aziende. I colloqui rappresentano infatti l’occasione per mettersi alla prova in un ambiente nuovo e per verificare l’adeguatezza sia delle competenze tecniche acquisite, sia delle capacità relazionali che sono richieste dalle istituzioni e dalle imprese leader.
Al centro la valorizzazione del talento
Dal punto di vista delle istituzioni e delle aziende, Job Fair si distingue dagli altri Career Day. Il numero di chi partecipa è relativamente contenuto, ma le caratteristiche individuali permettono di rendere al massimo l’efficacia del processo di selezione. In aggiunta alle alte competenze tecniche di allieve, allievi, ex allieve ed ex allievi, le aziende dimostrano di apprezzare la loro capacità di interpretare i dati, di interagire in modo efficace con il mondo esterno e anche la forte motivazione.
La Job Fair rappresenta l’unico appuntamento dove le sei Scuole universitarie superiori, tra le realtà accademiche più dinamiche e di maggior successo scientifico in Italia e all’estero, si presentano in maniera congiunta per partecipare a un evento unico che mette al centro la valorizzazione del talento e che getta un ponte tra formazione avanzata, ricerca e mondo delle istituzioni e delle imprese top. Oltre ai tre atenei toscani sono coinvolti la Scuola Universitaria Superiore Iuss di Pavia, Gran Sasso Science Institute dell’Aquila e la Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati di Trieste.
“Le Scuole Universitarie Superiori – sottolineano in maniera congiunta i rettori e i direttori nel presentare la Job Fair 2020 – svolgono un ruolo centrale nello sviluppo del tessuto imprenditoriale ed economico italiano. Attraverso percorsi di formazione avanzata, esse offrono alle proprie allieve e ai propri allievi tutti gli strumenti per generare innovazione e crescita e per affrontare le sfide lavorative del futuro, sviluppando al meglio le loro notevoli capacità. Il 2020 è stato e sarà un anno difficile anche per l’Italia, eppure le sei Scuole universitarie superiori non hanno interrotto la loro attività a sostegno della didattica e della ricerca, per dare un utile contributo a supporto dello sviluppo e dell’innovazione. In questa prospettiva e in un momento così delicato, riteniamo particolarmente importante – concludono i rettori e i direttori – continuare a sostenere chi ha terminato o è in procinto di terminare percorsi formativi di elevata qualificazione, mettendo altresì le nostre istituzioni in stretto contatto con le più importanti istituzioni e aziende italiane e internazionali”.