Profumi e spezie, burattini in legno e creazioni con pietre preziose. Firenze è la capitale dell’artigianato: un luogo che da sempre fa rima con creatività, senso estetico e tradizione. Il “saper usare le mani” seguendo procedimenti consolidati o sperimentando percorsi innovativi è un vero e proprio patrimonio della comunità che può essere ammirato da vicino grazie alle piccole realtà artigiane.
Attraverso una serie di itinerari proposti dal progetto Autentica Firenze, un’iniziativa promossa da Confartigianato in collaborazione con il Comune di Firenze, si può viaggiare scoperta di antichi mestieri, storie e personaggi per conoscere il lavoro dei “maestri”, all’interno delle loro botteghe e dei loro laboratori.
1. L’arte del profumo
Passeggiando per le vie di Firenze, ad esempio, si possono respirare profumi e fragranze dedicati a personaggi e luoghi significativi della città. Il viaggio ideale può partire da Piazza Signoria davanti al Leone Marzocco per parlare del giglio e del giaggiolo, due fiori che caratterizzano stemmi, facciate e colline del territorio. Merita una sosta La Spezieria di Palazzo Vecchio, un punto di riferimento della grande tradizione profumiera fiorentina.
La camminata può proseguire verso il mercato del Porcellino, un tempo loggiato e mercato dei fiori, per arrivare allo Spedale fiorentino di Santa Maria Nuova: un tempo questa struttura aveva un ruolo fondamentale nella farmacologia e nella profumeria: le preparazioni speziali curative.
Si può poi fare tappa presso l’Antica Erboristeria San Simon, una delle botteghe più antiche di Firenze: sorta all’inizio del ‘700 nei pressi dell’Ospedale di Santa Maria Nuova, ha sedimentato e mescolato, in secoli di esperienza, il sapere scientifico delle cure mediche e la conoscenza empirica delle virtù terapeutiche delle erbe officinali, dei fiori e dei frutti. Da Aromantique, infine, incontriamo un’originale architetta profumiera che fa scoprire tutti i segreti dei suoi profumi dai mille poteri.
2. Sulle orme di Collodi e del burattino di legno
Il secondo itinerario è un tour nei luoghi di Pinocchio, la celebre opera di Carlo Collodi, pseudonimo del fiorentino Carlo Lorenzini. Partendo da Piazza della Repubblica, che nell’Ottocento divenne il salotto elegante della città, raggiungiamo l’attigua via Rondinelli dove visse la famiglia Ginori e Carlo Lorenzini scrisse “Pinocchio”. La famiglia Ginori fondò la Manifattura di Doccia della quale fu direttore il fratello di Carlo.
Arrivando in Piazza del Duomo si ammirerà l’ottocentesca facciata di Santa Maria Del Fiore e si potrà visitare il Museo del Giocattolo e del Bambino, dove sono in mostra tre secoli di storia dell’infanzia. Il Museo ha un percorso interamente dedicato al famoso burattino di legno. Lungo il percorso si possono conoscere gli artigiani della Bottega d’Arte Maselli, Viviani Pelletteria, e Paolo Penko Bottega Orafa.
3. Dante e l’artigianato
Infine, il “Tour di Dante” ci porta alla scoperta di una Firenze estremamente suggestiva: la Firenze in cui Dante Alighieri visse dalla nascita all’esilio. Siamo fra la seconda metà del Duecento e i primi del Trecento, periodo in cui Firenze – città di artisti del calibro di Cimabue, Arnolfo di Cambio e Giotto – visse profonde trasformazioni in tutti i campi, dall’arte alla religione, dall’economia alla politica. Trasformazioni che ne segnarono indelebilmente l’identità.
L’itinerario inizia dalla statua che ritrae l’autore della Divina Commedia in Santa Croce, per poi passare a Borgo dei Greci, piazza San Firenze, piazza della Signoria, fino alla chiesa di Santa Margherita dei Cerchi, dove fu sepolta Beatrice Portinari, musa ispiratrice della Divina Commedia. Anche se non abbiamo elementi certi, molti ritengono probabile che Dante vivesse in quest’area. Infatti qui fu eretta la Casa di Dante, replica ottocentesca di una casa torre, nella quale è stato ricavato un museo didattico.
La visita prevede soste alle botteghe artigiane a tema, come Paolo Penko bottega orafa, Signum legatoria.