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IRIDE Lab: a Firenze la formazione per la PA sui dati satellitari. “Strumento strategico per il futuro”

L’obiettivo del percorso è quello di potenziare le competenze delle amministrazioni publiche nell’uso dei dati satellitari per il governo del territorio, la prevenzione dei rischi ambientali e in generale il supporto alle decisioni

Si è tenuto il 27 marzo a Firenze il primo incontro del programma di formazione IRIDE Lab, promosso dall’Agenzia Spaziale Europea (ESA) e dalla Regione Toscana nell’ambito del progetto IRIDE, finanziato dal PNRR. L’iniziativa ha riunito rappresentanti istituzionali, esperti e professionisti del settore per discutere le opportunità offerte dai dati satellitari nella gestione del territorio e nella pianificazione delle politiche pubbliche.

Dati satellitari per la governance del territorio

L’evento ha rappresentato l’avvio di un percorso formativo rivolto alle pubbliche amministrazioni locali e regionali, con l’obiettivo di fornire competenze sull’uso operativo dei dati di osservazione della terra. Nel corso dell’incontro, gli esperti hanno illustrato casi concreti di utilizzo dei dati satellitari, tra cui il monitoraggio della qualità dell’aria, della vegetazione urbana e delle foreste.

Questo corso di formazione, per cui ringraziamo in particolare l’Agenzia Spaziale Europea, che ha scelto come co-progettista la Regione Toscana e i soggetti attuatori, a favore dei dipendenti, delle amministrazioni, è uno strumento che si aggiunge a quelli che già utilizziamo, come le foto aeree, strumenti più tradizionali per avere un quadro conoscitivo del territorio. Siamo in una fase di mutamenti climatici, ma abbiamo visto proprio l’altro ieri nel Mugello e nell’Alto Mugello, di trasformazioni geomorfologiche per le quali abbiamo bisogno di strumenti conoscitivi più accurati e di costanti monitoraggi. Credo che questo strumento nuovo, assolutamente aggiuntivo, e non sostitutivo degli altri strumenti, ci possa davvero essere utile per fare quello studio strategico che riguarda aspetti di mobilità, aspetti di viabilità, ma anche e soprattutto aspetti di sicurezza idrogeologica, con l’obiettivo di mantenere la presenza di residenti, di attività economiche” ha dichiarato l’assessore al governo del territorio, Stefano Baccelli.

L’Osservazione della Terra non deve sostituire, ma integrare le altre fonti di rilevamento, come i dati da droni e i rilievi aerei” – ha sottolineato Aldo Ianniello, direttore Urbanistica e Sostenibilità della Regione Toscana. In particolare, ha evidenziato come la Toscana stia affrontando un periodo di trasformazioni geomorfologiche, accentuate dai cambiamenti climatici. “La capacità di utilizzare i dati satellitari sarà fondamentale, per questo noi stiamo intraprendendo, percorsi formativi che consentano di cogliere questa occasione, ovvero in tempo reale, di verificare quelle che sono le evoluzioni e le trasformazioni del territorio“.

Formazione e utilizzo operativo: i tre livelli del programma

Il programma IRIDE Lab prevede un percorso formativo strutturato in tre livelli. Il primo livello, inaugurato con l’incontro di Firenze, è rivolto ai decisori politici e amministrativi, per far comprendere loro il valore strategico dell’utilizzo dei dati satellitari. Il secondo livello sarà destinato ai tecnici operativi, con un pubblico più ampio e una formazione più approfondita. Il terzo livello, previsto per la fine della primavera, formerà circa 100 funzionari su aspetti tecnici specifici, per un totale di 32 ore di formazione che proseguiranno fino a maggio 2026.

Simona Volterrani, responsabile del settore Organizzazione e Sviluppo Risorse Umane della Regione Toscana, ha sottolineato l’importanza di questa formazione: “L’obiettivo è diffondere una cultura dell’uso dei dati satellitari su tutto il territorio toscano. Verranno creati moduli e una piattaforma per garantire un accesso continuativo alla formazione anche dopo la fine dei corsi”.

Il ruolo della Toscana e la collaborazione con ESA

L’iniziativa prende il via dall’accordo siglato nel 2023 tra la Regione e l’ESA, con il quale la Toscana si è impegnata a contribuire alla definizione dei contenuti della formazione, collaborando con gli enti attuatori selezionati. La Regione ha posto particolare attenzione affinché i dati satellitari non sostituiscano, ma integrino, altre fonti di rilievo come rilievi aerei, dati da droni e misurazioni sul campo.

Il ruolo chiave del progetto IRIDE e l’evoluzione della tecnologia satellitare

Marco Casucci, coordinatore del Programma di Uptake della PA Locale per ESA, ha sottolineato il ruolo del progetto IRIDE nel rendere disponibili dati satellitari gratuiti per la pubblica amministrazione. “Oggi questi dati vengono usati soprattutto a livello ministeriale, mentre a livello locale il loro utilizzo è ancora limitato. L’obiettivo è diffondere il loro impiego in ambiti strategici come la gestione del rischio idrogeologico e la pianificazione urbana”.

L’introduzione di satelliti sempre più avanzati, come il nuovo MeteoSat, consentirà di migliorare la previsione di eventi meteorologici estremi come le bombe d’acqua, fornendo dati aggiornati ogni pochi minuti. Secondo Marcello Maranesi (Gmatics), “questo rappresenterà un salto di qualità nell’analisi delle trasformazioni del territorio, contribuendo a una gestione più efficace anche per quel che riguarda il rischio idrogeologico”.

 

 

 

 

 

 

 

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