Enit – Agenzia Nazionale del Turismo ha lanciato #ProtagonisteItaliane, una campagna di “influencer marketing” per esaltare le bellezze del Bel Paese e renderlo più vicino e attraente per i giovani.
Il progetto ha coinvolto sei donne, star dei social: Francesca Crescentini (Tegamini), Rocío Muñoz Morales, Francesca Rocco, Ilaria Di Vaio, Fiore Manni e la fiorentina Irene Colzi, che hanno raccontato altrettante bellezze italiane: Milano, Roma, Matera, Napoli, Parma, Perugia e Firenze.
Obiettivo della campagna di Enit -Agenzia Nazionale del Turismo è quello di raccontare le città italiane attraverso gli occhi di donne diverse le une dalle e altre e quindi in grado di rappresentarle da nuovi punti di vista.
“Il progetto Protagoniste Italiane aiuta la crescita sostenibile, – ha dichiarato Giorgio Palmucci presidente di Enit – lo sviluppo di località meno note e la stagionalità con l’obiettivo di allungare i mesi spalla sui mesi di punta tutto l’anno. Una promozione che dall’analisi social elaborata dall’ufficio studi Enit, promette due milioni di visitatori in più interessati a visitare l’Italia. Alti anche i livelli di impression(1.897.918) e di engagement totale (1.586.686) che rendono l’idea di quanto la Penisola venga sbirciata e desiderata già solo nelle ricerche web”.
Chi è Irene Colzi
La toscana Irene Colzi è tra le più amate fashion blogger d’Italia. Il suo sito Irene’s Closet aperto nel 2009 è uno dei blog di moda più seguiti a livello italiano.
Classe 1987, Irene laureata in economia a Firenze, può vantare ben 329mila follower su Instagram, oltre 346mila su Facebook e milioni di visualizzazioni per i suoi video su YouTube.
Usa il web per esprimere la sua passione per la moda, per i viaggi e per la scrittura che la accompagna fin da bambina. Nel 2015-2016 ha partecipato come tutor moda al programma condotto da Caterina Balivo su Rai2 “DettoFatto” e ha scritto il libro “A tutto stile”.
Oltre ad aver disegnato una capsule collection di gioielli per Morellato: “Cuoremio Rock”, ha partecipato a numerose campagne per il sociale tra cui “Una vita da social” insieme a Leonardo Pieraccioni in collaborazione con la Polizia Postale per combattere il bullismo in rete.
Irene Colzi ci ha raccontato: Firenze è tra le città più amate del mondo per le sue bellezze artistiche, storiche e culturali e, da nata e cresciuta e ancora, cittadina fiorentina, vedere Firenze svuotata durante il primo periodo di lockdown nel 2020 è stato sconvolgente, cosi come confrontarsi con gli amici che lavorano nell’accoglienza turistica della mia città. Ecco perchè già da subito, nel 2020, avevo creato una serie di appuntamenti sul mio profilo Instagram dal titolo “Riscopri Firenze”, proprio per parlare della mia città al mio pubblico, per la maggior parte italiano, e invogliarlo a tornare a scoprire la nostra Firenze, non appena fosse stato possibile.
Quando ENIT ha deciso di coinvolgermi in questo interessante progetto di valorizzazione delle nostre città e dei loro patrimoni e di scegliermi come “ambassador” per la mia Firenze, ho accettato con entusiasmo, un vero e proprio onore.
Si dice che i fiorentini siano molto orgogliosi della propria città e che… “Come Firenze niente mai”! Io ci credo davvero e nel profondo, sono stata quindi felice di poter raccontare ancora una volta la mia città, ma questa volta tramite esperienze culturali e artistiche davvero uniche, che ancora una volta hanno fatto emergere quanto sia unica la mia città.
Firenze è tra le città più amate del mondo per le sue bellezze artistiche, storiche e culturali e, da nata e cresciuta e ancora, cittadina fiorentina, vedere Firenze svuotata durante il primo periodo di lockdown nel 2020 è stato sconvolgente
Irene che Firenze hai riscoperto per la campagna di Enit?
È stato bello non solo esplorare la mia città da un punto di vista diverso e raccontarlo alle persone che mi seguono, ma anche incontrare tante persone che dietro a queste realtà lavorano e che contribuiscono a rendere Firenze quella che è. Gli artigiani della storica bottega orafa Penko che ancora oggi “batte i fiorini”, una famiglia che tramanda di padre in figlio la tradizione orafa fiorentina, persone di cuore e appassionatissimi di Firenze e della sua storia e che hanno chiamato il loro cagnolino, mascotte della bottega, proprio “Fiorino”.
Molto bello è stato anche conoscere la Contessa Gondi, che ci ha aperto le porte non solo di Palazzo Gondi ma proprio della storia, meno conosciuta, di Leonardo Da Vinci: non solo da questo meraviglioso palazzo si ha una delle viste più belle su Firenze ma la passione e il legame stringente della Contessa verso la nostra città mi rimarrà per sempre nel cuore.