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“Io sono Io”, a Massa-Carrara il progetto che combatte gli stereotipi di genere grazie al teatro

Saranno coinvolti 2.820 studenti ogni anno, dalle scuole primarie fino al biennio delle superiori, ma anche adulti: genitori, insegnanti e dipendenti pubblici in seminari organizzati dai Centri Antiviolenza

Presentazione “Io sono io”

Si chiama Io sono io- Next Generation e coinvolgerà ogni anno fino al 2026 circa 3mila studentesse e studenti e 750 adulti. In cosa consiste? Si tratta di un progetto triennale rivolto a più generazioni promosso dalla Provincia di Massa-Carrara, sostenuto dalla Regione nell’ambito del rifinanziamento della sua legge sulla Cittadinanza di genere (l.r. 16/2009) che punta ad educare alla parità di genere attraverso il teatro e i suoi linguaggi.

Il progetto

Il progetto si è aggiudicato le risorse messe a bando dalla Regione Toscana nella scorsa primavera, ed è finanziato con circa 428 mila euro e sarà avviato nei prossimi mesi.

Ragazze e ragazzi delle classi V delle scuole primarie, delle classi terze delle secondarie di primo grado e del biennio delle scuole secondarie di secondo grado parteciperanno a laboratori teatrali gestiti da FTS per misurarsi con la decostruzione degli stereotipi di genere e la promozione di una cultura di rispetto e parità. Allo stesso tempo, i Centri Antiviolenza organizzeranno seminari rivolti a insegnanti, genitori e dipendenti pubblici, con l’obiettivo di fornire strumenti per riconoscere e contrastare la violenza di genere, con l’obiettivo di dare una spinta a un cambiamento culturale strutturale.

I laboratori teatrali avranno una durata di 10 ore ciascuno (tra cui anche 2 ore di restituzione con psicologhe e psicologi) e saranno adattati all’età delle e dei partecipanti . Per le persone adulte è stato scelto il formato del seminario esperienziale articolato in più incontri. In totale saranno svolti 75 eventi seminariali realizzati in collaborazione con i Centri Antiviolenza coordinati da Istituto Valorizzazione Castelli.

“Questi laboratori – ha spiegato il presidente della provincia di Massa Carrara Gianni Lorenzetti – non sono semplici attività didattiche, ma veri e propri strumenti per destrutturare gli stereotipi di genere, stimolare una riflessione critica e favorire la crescita di una cultura basata sull’equità e sull’inclusione . Ma non ci fermiamo qui: Io sono io – Next Generation guarda anche agli adulti, coinvolgendo genitori, insegnanti e dipendenti pubblici in seminari organizzati dai Centri Antiviolenza. Con il coinvolgimento di 750 adulti ogni anno, puntiamo a fornire competenze e strumenti concreti per riconoscere e contrastare la violenza di genere, diffondendo pratiche che valorizzino il rispetto reciproco e il dialogo”.

La legge regionale “Cittadinanza di Genere”

“Il rifinanziamento della legge regionale 16/2009 ‘Cittadinanza di genere’ – ha dichiarato l’assessora regionale Alessandra Nardini – era una impegno che ci eravamo presi in questa legislatura perché crediamo fermamente che combattere e prevenire discriminazioni e disuguaglianze di genere, fino al drammatico fenomeno della violenza contro le donne, in tutte le forme in cui essa si manifesta, sia un preciso dovere delle istituzioni”.

“Se vogliamo farlo concretamente – ha aggiunto – dobbiamo partire dall’educazione, dal rimuovere pregiudizi, destrutturare stereotipi e ruoli di genere. Dobbiamo, dunque, cambiare la cultura del nostro Paese, della nostra società, superando quel rapporto storicamente diseguale tra donne e e uomini e sconfiggendo il patriarcato che, al netto di quello che alcuni dicono, esiste ancora, eccome.

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