Oltre 33 milioni destinati alla cultura in Toscana: un fondamentale contributo che la Regione ha stanziato per sostenere tutelare e potenziare un complesso sistema di creatività e bellezza espresso da beni culturali, istituzioni, biblioteche, musei, spettacoli dal vivo. Un patrimonio diffuso che rende la Toscana la regione attrattiva che è e che ben si esprime durante la stagione estiva.
Giani ha sottolineato che “la Toscana della cultura investe anche quest’anno oltre 33 milioni, una cifra che sono orgoglioso di poter confermare, a supporto dei Comuni toscani, per gli interventi di recupero e riqualificazione dei beni culturali e storici, sulle città murate, gli edifici di pregio e per il recupero dei siti culturali diffusi sul territorio, un complesso che costruisce quella che mi piace definire una “vetrina di cultura”, che rappresenta la Toscana in tutto il mondo”.
Dalle grandi mostre agli spettacoli dal vivo
Il presidente della Regione Eugenio Giani illustrando gli investimenti della Regione nelle politiche culturali ha sottolineato che: “la vivacità culturale della Toscana si manifesta in grandi mostre, penso a quella sui Della Robbia a Foiano della Chiana, o a quella su Luca Signorelli a Cortona. Si esprime in spettacoli dal vivo di grande attrazione e qualità, o nei programmi delle attività sul territorio, penso al Festival Pucciniano, che apre con la Boheme, ma anche al Maggio musicale fiorentino e a tanti altri spettacoli”.
I 33 milioni, ha sottolineato inoltre Giani, si vanno ad aggiungere agli oltre 6 milioni di euro, già impegnati dalla Regione per le Residenze teatrali, per gli enti e i progetti dello spettacolo dal vivo, le rievocazioni storiche, la valorizzazione del patrimonio culturale, le istituzioni, l’arte contemporanea e Unesco.
I contributi per musei, arte contemporanea, festival
Altre risorse correnti, pervenute con l’ultima legge di variazione al bilancio, sono state destinate ad interventi quali: 4.300.000 euro così ripartiti: un milione per il contributo ordinario ai musei accreditati; 500 mila per il bando per i sistemi museali; un milione e 200 mila euro per il bando contributo ordinario alle 12 reti documentarie toscane; 350 mila euro per il bando arte contemporanea; 750 mila euro per la produzione per lo spettacolo dal vivo e 500 mila euro per il festival di spettacolo.
Gli investimenti sul territorio per la cultura
Territorio, con complessivi 1milione 180mila euro: 320mila euro per il teatro in carcere e sociale; 650mila euro per le istituzioni regionali; 210.000 euro per bande e cori. Interventi specifici con 4 milioni 620 mila euro fra cui: 250mila euro al Centro Luigi Pecci di Prato; 300mila euro alla Fondazione Archivio Pieve S. Stefano; 110mila euro alla Fondazione Alinari per la fotografia; 250mila euro all’associazione Culturale Carte Blanche di Volterra; 100mila euro come contributo straordinario a Volterra città della cultura Toscana 2022; 2 milioni al Teatro della Toscana; 1 milione 440mila euro per enti, eventi e progetti per lo spettacolo dal vivo; 350mila euro a eventi celebrativi.
I 450 anni di Cosimo I dei Medici
“C’è poi la prospettiva futura – ha concluso Giani – Mi riferisco ad esempio all’organizzazione del comitato per la celebrazione dei 450 anni di Cosimo I dei Medici, in occasione della quale nel 2024 saranno presentate due grandi iniziative, una delle quali in Palazzo Strozzi Sacrati, e l’altra in una città costiera e poi tutta una serie di manifestazioni nei comuni toscani che hanno conosciuto e hanno goduto del sostegno di Cosimo e i cui influssi sono visibili ancora oggi”.
Gli anticipi per Ort, Pucciniano e Maggio
Inoltre la Regione ha già garantito l’erogazione del fondo di anticipazione 2023 per lo spettacolo dal vivo che ammonta a 5 milioni e che ha comportato un anticipo all’Ort, alla Fondazione Toscana Spettacolo, al Teatro Metastasio di Prato, al Festival Pucciniano, alla Fondazione Teatro di Pisa, al teatro del Giglio di Lucca, alla Fondazione Teatro città di Livorno Carlo Goldoni e alla Fondazione Teatro Maggio Musicale Fiorentino.