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Intelligenza artificiale in classe: rischio o risorsa? Rondine lancia la sfida

A Youtopic Fest il dibattito sulla scuola alle prese con l’innovazione digitale. Per una nuova “intelligenza relazionale” tra docente e studente sulle orme di Don Milani

Le sfide della scuola nell’epoca digitale_ Rondine Youtopic Fest 2024

Nella Cittadella della Pace di Rondine, ad Arezzo, nel borgo medievale sulle rive dell’Arno dove da trentacinque anni i giovani italiani e internazionali si incontrano per affrontare i propri conflitti oltre la guerra e vivere un’esperienza formativa per la riscoperta dell’umano e una nuova cittadinanza si sono incontrati centinaia di studenti, docenti e genitori per riflettere insieme nell’evento “Le sfide della scuola nell’epoca digitale”.

Rita Lucchelli e Corinna Moiraghi_Le sfide della scuola nell’epoca digitale_Rondine Youtopic Fest 2024

La prima parola è dei giovani, Rita Lucchelli e Corinna Moiraghi, studentesse diciassettenni del Quarto Anno Rondine – il quarto anno superiore della Cittadella della Pace. Chiedono una scuola nuova, non solo nelle aule, ma capace di stare al passo con i tempi. Hanno “fame di cambiamento, di nuovo, di vero” e sono le prime loro, native digitali, a voler sperimentare nuovi media e strumenti, però in sicurezza. Chiedono che la scuola le aiuti ad orientarsi in questo mare tecnologico globale.

Io non voglio farmi scegliere dalla tecnologia, io voglio poterla scegliere. Allora chiedo al il mio insegnante: puoi aiutarmi a non finire risucchiato nel vortice digitale? Sono emozionata davanti a voi, parlare in pubblico non è facile. Forse un avatar avrebbe parlato meglio di me. Senza la mia timidezza, i miei tempi, forse sarebbe stato tutto più funzionale. L’emozione non è funzionale, ma senza le mie emozioni, senza fragilità, chi sono?

A me la tecnologia ha tolto la lentezza, intrappolandomi nella velocità, nella funzionalità. Vorrei una scuola che mi insegni la lentezza della vita, e a dare valore al tempo, una scuola che mi insegni a darmi valore, come persona, in tutte le mie imperfezioni. Però non voglio fare a meno della tecnologia, perché mi dà tanto: la possibilità di informarmi, attivarmi, ispirarmi. Come ci entro in rapporto con la tecnologia senza che questa mi ferisca? La scuola può insegnarmelo?

Ospite a sorpresa del panel è Chat GPT che per prima risponde ai giovani e alla platea. La chatbot che sfrutta l’intelligenza artificiale generativa e l’apprendimento automatico per dialogare con le persone è la prima a ribadire la centralità insostituibile della relazione umana tra docente e studente nel processo educativo: “nell’epoca digitale i docenti innovativi creano un ambiente sicuro dove sperimentare e fallire. Strumenti innovativi come la realtà aumentata e l’intelligenza artificiale rivoluzionano l’apprendimento dando risposte immediate a qualsiasi quesito.

Chat GPT riponde: La tecnologia può potenziare l’educazione, ma è il cuore umano del docente che dà vita e significato all’apprendimento

 

Dalla scuola arriva la voce di Alex Corlazzoli, maestro di strada e in carcere, giornalista e scrittore che per affrontare il binomio reale-virtuale riparte dagli insegnamenti della Scuola di Barbiana di Don Milani: “la criminalizzazione dell’intelligenza artificiale ricorda la criminalizzazione che in passato veniva fatta della tv in passato. Dobbiamo imparare per primi a leggere criticamente l’intelligenza artificiale, dobbiamo insegnare questo ai ragazzi. Perché Chat GPT non ha una coscienza, è una funzione che si basa su algoritmi, non può avere esperienze personali”.

Alex Corlazzoli_Le sfide della scuola nell’epoca digitale_Rondine Youtopic Fest 2024

Alex Corlazzoli: I docenti devono conoscere l’intelligenza artificiale. Don Milani ci ha insegnato a compiere ciascun passo possibile per i giovani e insieme a loro. Per una scuola che rimetta al centro l’umano

 

Johnny Dotti, pedagogista, scrittore e imprenditore sociale mette in luce i rischi dietro una deriva della “scuola come dispositivo tecnico”: “La scuola prima di tutto deve insegnare a pensare. Perché se i giovani imparano a pensare, non ci sarà innovazione capace di metterli in difficoltà, a prescindere dalle competenze. Il dialogo è una forma di pensiero. La tecnologia sviluppa un certo tipo dialogo e di conoscenza, ma la conoscenza è “nascere con le cose” è un’esperienza radicale, e l’umano può fare l’esperienza della novità radicale nella realtà, non della ripetizione binaria che ci offre l’intelligenza artificiale.

Johnny Dotti_Le sfide della scuola nell’epoca digitale_Rondine Youtopic Fest 2024

Johnny Dotti: Chat gpt dà risposte, l’insegnante deve fare domande e custodirle, tenerle vive. La relazione educativa è aiutare i giovani a rispondere alla grande domanda “che cosa ci faccio al mondo?”

 

Questo è un grande tema legato alla nostra libertà, una domanda che non si esaurisce mai durante tutta la vita. La scuola deve mirare ad essere una scuola di libertà e questo è prima di tutto un viaggio per docenti e studenti. Significa diventare ciò che si è chiamati ad essere. La scuola è un posto dove il mondo viene al mondo. Ma tutte le app e i tool non possono sostituire queste domande, la tecnologia non ha risposta. L’unica risposta è relazionale, la tecnologia non vi insegnerà ad essere persone. Dobbiamo rieducarci alla vita, non semplicemente al funzionamento delle cose. Il bello della scuola deve ancora venire e lo faremo venire insieme”.

 

Marco Paschina_ Le sfide della scuola nell’epoca digitale_Rondine Youtopic Fest 2024

C’è chi risponde con una “scuola del fare”, dove le competenze e la collaborazione tra giovani e mondo del lavoro è centrale: è Marco Paschina, imprenditore nel campo dell’educazione, socio della BDC School di Milano: “Demonizzare l’intelligenza artificiale è inutile e dannoso, quanto accoglierla senza riserve come se fosse la soluzione di tutti i problemi. Usiamola, perché è uno strumento prezioso che può aiutare nello studio e nella scoperta, accorciare i tempi di pratiche meccaniche a lasciare libero del tempo prezioso per altri approfondimenti, per imparare davvero ciò che conta, trasportare la teoria nella concretezza della pratica.

La tecnologia non è la soluzione, ma un ponte verso la soluzione. Noi insegniamo attraverso una cultura del progetto, un “design coach”, progetti reali interdisciplinari, interconnessi anche con il mondo del lavoro

Insegniamo ai giovani come utilizzare le nozioni teoriche mettendo in pratica ciò che imparo ogni giorno. Escludere la tecnologia da tutto questo non sarebbe “reale”, calato nella realtà. La tecnologia è un mezzo, non un fine. Dobbiamo infondere ottimismo e curiosità ai giovani, incitiamoli a sbagliare, solo dagli errori si può imparare, per prepararli a ciò che è il mondo. Anticipiamo questo errore con grande ottimismo”[mark]

 

Caterina Grandi, futura educatrice ed ex studentessa del Quarto Anno Rondine all’epoca del Covid: “Durante la pandemia facevamo lezione a distanza grazie alla tecnologia. Internet ci ha dato la grande possibilità di rimanere interconnessi, fare scuola e sentirci meno soli. Oggi entro in classe alle scuole medie per i miei percorsi di educazione all’affettività, e mi prendo cura anche del modo in cui si sta nella tecnologia, ma oltre l’ambiente digitale vedo che la scuola spesso ha ambienti fatiscenti. E questo come tutti gli ambienti influenza le relazioni. Vogliamo creare un ambiente bello in cui far vivere i giovani e creare un ambiente ospitale, oppure dedicarci solo all’ambiente virtuale da abitare? Serve cura per entrambi. A Rondine è nata la scintilla che poi si è trasformata nella mia scelta di vita, dedicarmi all’educazione. Il primo ingrediente è l’ascolto, e l’ho imparato grazie al tutor di classe, il facilitatore relazionale che si relaziona con il gruppo classe e gli insegnanti è un mediatore nei piccoli conflitti quotidiani. Ma il tutor non dà risposte, ti aiuta a farti ancora più domande e a dare nuove prospettive. Voglio fare tesoro delle domande dei giovani e aiutarli ad aprire nuovi orizzonti davanti a sé”.

Caterina Grandi_Le sfide della scuola nell’epoca digitale_Rondine YoutopicFest 2024

 

 

 

 

 

 

 

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