Aziende vinicole della Toscana sempre più competitive e al passo con il mercato. I progetti legati a innovazione e sostenibilità sono al centro di un piano di sostegno per adeguare le imprese. Al via la misura da 9 milioni di euro attivata nell’ambito dei fondi europei della “OCM Vino” (Organizzazione Comune del Mercato del settore vitivinicolo).
Sono previsti contributi per la campagna vitivinicola 2022/2023. Investimenti destinati a migliorare il rendimento globale della propria impresa, soprattutto in termini di adeguamento alla domanda di mercato e al conseguimento di una maggiore competitività.
Il ruolo della Regione Toscana
“L’aumento della competitività delle nostre imprese vitivinicole – ha detto la vicepresidente e assessora all’agroalimentare Stefania Saccardi – passa attraverso l’innovazione e la sostenibilità delle operazioni e delle attrezzature di cantina, ed è uno degli obiettivi primari che ci siamo posti, soprattutto considerando che la viticoltura è uno dei settori di traino dell’agroalimentare toscano ed il sostegno a tutti i soggetti coinvolti diventa un elemento cruciale per poter garantire competitività”.
Come accedere ai contributi
Alla misura possono accedere le imprese che svolgono almeno una delle seguenti attività:
– la produzione di vino ottenuto dalla trasformazione di uve fresche o da mosto di uve da essi stessi ottenuti, acquistati o conferiti dai soci, anche ai fini della sua commercializzazione;
– l’elaborazione, l’affinamento e/o il confezionamento del vino conferito dai soci, e/o acquistato anche ai fini della sua commercializzazione. Sono escluse dal contributo le imprese che effettuano la sola attività di commercializzazione dei prodotti oggetto del sostegno.
A chi sono destinati i contributi
Sono oggetto di finanziamento l’acquisto di macchine, impianti e attrezzature, compresi i programmi informatici, per investimenti collegati alla trasformazione delle uve da vino, all’imbottigliamento, alla conservazione e immagazzinamento del vino, l’acquisto di strumentazione, attrezzature informatiche e software per la valutazione e analisi di parametri fisico-chimici dei prodotti lavorati, nonché per il monitoraggio e miglioramento della qualità igienico-sanitaria e nutrizionale dei prodotti stessi.
La misura si applica sull’intero territorio regionale toscano. Sono finanziabili esclusivamente le domande di sostegno relative a progetti di investimento di durata annuale. Non sono previsti anticipi, e la liquidazione del contributo avviene esclusivamente con il pagamento a saldo entro il 15 ottobre 2023.
Il contributo è pari al 40% della spesa effettivamente sostenuta (Iva esclusa) per gli investimenti realizzati da micro, piccole o medie imprese, ed è ridotto al 20% se l’investimento è realizzato da una impresa intermedia, mentre scende al 19% se l’investimento è realizzato da una grande impresa. L’importo minimo di spesa ammissibile per ciascuna domanda è pari a 12.500 euro, l’importo massimo è pari a 250mila euro.
Al provvedimento approvato dalla Giunta regionale, seguirà l’adozione del bando per la presentazione delle domande di contributo da parte della Agenzia regionale toscana per le erogazioni in agricoltura (Artea).