Si rafforza la rete regionale dell‘innovazione con il nuovo assetto del sistema del trasferimento tecnologico deciso nel corso della prima assemblea plenaria dei comitati di indirizzo dei distretti tecnologici della Regione.
“Sostenere la competitività delle imprese e rendere il più possibile efficaci tutti gli investimenti in ricerca sviluppo e innovazione: è questa la finalità di fondo del sistema del trasferimento tecnologico – ha detto l’assessore regionale a economia e attività produttive Leonardo Marras che ha presieduto l’assemblea – [mark]Oggi abbiamo sistemato gli ultimi tasselli organizzativi di questo complesso mosaico il cui disegno complessivo, dovrà rendersi, lo speriamo, funzionale alla crescita del nostro sistema industriale”.
Undici distretti
A seguito della riorganizzazione, i distretti sono undici e riguardano i seguenti comparti: moda, interni e design, marmo e pietre ornamentali, scienze della vita, nuovi materiali, nautica e portualità, comparto ferroviario, energia, cartario, manifattura avanzata, turismo.
Ogni distretto tecnologico è espressione di due componenti: imprese e organismi di ricerca pubblici. Il distretto svolge funzioni di raccordo tra il sistema delle imprese e il sistema del trasferimento tecnologico nella elaborazione e realizzazione di azioni di promozione e divulgazione delle tecnologie orientate alla transizione digitale e ambientale.
La governance di ciascun distretto è composta da un comitato di indirizzo, da un presidente e da un soggetto gestore, il quale avrà il compito di dare attuazione pratica alle scelte strategiche di ciascun distretto. L’organigramma prevede la componente imprenditoriale (che esprime il presidente) che da quella della ricerca i cui membri, indicati dalle associazioni di categoria e dalle università e dagli enti di ricerca, sono poi definiti e nominati dalla Regione Toscana.
“Grazie alla presenza di tutti gli attori del nostro sistema produttivo – ha poi spiegato Marras – i distretti potranno svolgere nel modo migliore la loro funzione di trait d’union tra ricerca e mondo delle imprese mettendo a disposizione di queste ultime strumenti preziosi per la loro crescita e la loro competitività. La Toscana ha un sistema composito, formato da tantissime piccole imprese: il lavoro dei distretti, nel nuovo assetto che abbiamo configurato, potrà favorire preziose sinergie permettendo di mettere in risalto le esperienze e le competenze maturate nel nostro territorio e anche consentirci di indirizzare nel modo migliore le scelte di politica industriale della Regione”.
Questo percorso si completerà prossimamente con la nascita di una piattaforma che aggregherà la disponibilità di idee e progetti di innovazione con la domanda di ricerca delle imprese per guidare gli investimenti produttivi.