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Innovazione e digitalizzazione, Tuscany X.0 in aiuto di imprese e pubblica amministrazione

Diventa operativo il Polo europeo per supportare realtà economiche ed enti locali nella transizione tecnologica e green: consulenze gratuite e servizi accessibili con agevolazioni dal 75 al 100%

Un aiuto concreto a imprese, soprattutto medie e piccole, e alle pubbliche amministrazioni nel percorso di transizione digitale e innovazione: con questo obiettivo diventa operativo il Polo Europeo di Innovazione Digitale Tuscany X.0. Una rete per il trasferimento tecnologico che offrirà consulenze gratuite e servizi a costi molti bassi con la garanzia di essere seguiti e supportati dall’eccellenza del sistema di ricerca e universitario della Toscana.

La rete di Tuscany X.0

Il progetto – presentato a Firenze  nella sede della Giunta regionale – è uno dei 13 vincitori del bando Europeo per la creazione di un European Digital Innovation Hub. Può contare su un finanziamento di circa 5 milioni di euro in tre anni, proveniente da fondi in parte europei e in parte ministeriale.

“Proprio in questi giorni, con la presentazione dei fondi Por-Fesr e con l’approvazione delle modifiche alla legge sugli incentivi alle imprese – ha spiegato Leonardo Marras, assessore all’economia e al turismo della Regione Toscana –, abbiamo ribadito l’impegno della Regione a supporto del sistema produttivo per raggiungere sempre maggiore innovazione e sostenibilità attraverso il trasferimento tecnologico e gli investimenti in ricerca e sviluppo”

Il coordinamento tecnico è stato affidato a Gate 4.0, Distretto tecnologico della manifattura avanzata della Regione Toscana insieme al Polo Tecnologico di Navacchio. Fa parte del Polo un network allargato che raccoglie il know-how e le competenze trasversali di 13 partner provenienti dal mondo industriale, accademico e della ricerca: Confindustria Toscana attraverso il suo Digital Innovation Hub, Artes 4.0, Eurosportello Confesercenti, EDI.it di Confcommercio, il Cnr, le Università di Firenze, Pisa, Siena, e le tre Scuole di Alti studi toscane: Scuola Normale Superiore, Scuola Superiore Sant’Anna, e IMT.

“Tuscany X.0 – ha aggiunto Alessandra Nardini, assessora al lavoro, Università e ricerca, trasferimento tecnologico della Regione Toscana – è un progetto importante perché, costruito anche grazie a un coordinamento a livello regionale, tiene insieme alcune delle realtà toscane più attente all’innovazione e al trasferimento tecnologico e fa leva sul patrimonio di saperi e conoscenze delle nostre università – tutte presenti nel progetto – e dei centri di ricerca, grazie anche al supporto di Tour4EU”.

La mission del Polo europeo di innovazione digitale e cosa offre

Tuscany X.0 supporterà la pubblica amministrazione e le piccole e medie imprese della Toscana nella trasformazione digitale e green, attraverso un catalogo di servizi specifici e mirati.

Le aziende e la Pubblica amministrazione potranno contattare direttamente uno dei partner di Tuscany X.0, per ricevere una consulenza su un problema da risolvere o un progetto da realizzare. Per chi si troverà ancora in una situazione di partenza, sarà possibile richiedere un servizio gratuito per definire innanzitutto la propria maturità digitale e valutare le opportunità e i benefici concreti che un percorso di digitalizzazione potrà apportare alla propria attività, tenendo conto che non è necessario richiedere nessun finanziamento, ma sarà possibile usufruire di un’agevolazione che va dal 75% al 100% per le spese sostenute.

Le attività che è possibile intraprendere con l’aiuto di Tuscany X.0 saranno molteplici e differenti, in relazione alle tecnologie coinvolte. In generale, si parte da servizi utili all’individuazione di un problema operativo e della sua soluzione per arrivare a servizi applicativi specializzati.

Saranno interessati i principali settori per il tessuto regionale: manifattura in genere e Life sciences, oltre a beni culturali, turismo e benessere. Un occhio di riguardo assoluto è invece dedicato alla Pubblica amministrazione, il Polo infatti si attiverà per sensibilizzare il settore pubblico e attivare progetti inovativi e utili.

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