Tecnologie aerospaziali, fotonica, droni, smart sensors, big data e tracciabilità, agricoltura di precisione, bioeconomia circolare e ruolo delle foreste e delle “bioregioni” come elementi della lotta ai cambiamenti climatici, resilienza dei terreni come protezione dai rischi di incendi, questi sono solo alcuni degli importanti temi che verranno affrontanti nella Settimana dell’innovazione nello sviluppo rurale, organizzata dal 26 al 29 marzo al Palazzo dei congressi di Firenze, che vedrà la presenza di 43 Regioni europee di 13 Paesi comunitari, ovvero Germania, Francia, Spagna, Portogallo, Olanda, Belgio, Ungheria, Svezia, Finlandia, Grecia, Romania e Slovenia.
Con oltre l’88% delle risorse già stanziate, la Regione Toscana si pone come protagonista in Europa nello sviluppo rurale. Uno spaccato importante di queste risorse è destinato all’innovazione nel settore agricolo e forestale. Sono 837 i milioni già stanziati dalla Toscana su una dotazione complessiva di quasi 950 milioni di euro. Ciò ha permesso di accogliere finora quasi 32.000 domande di finanziamento da parte delle aziende del settore, per un ammontare complessivo di risorse impegnate pari a 628 milioni di euro, che rappresentano i ¾ delle risorse disponibili. Di questi 628 milioni impegnati, sono stati erogati pagamenti a favore dei beneficiari da parte di Artea, l’Azienda regionale toscana per le erogazioni in agricoltura, pari a 272 milioni di euro. E entro fine anno la Regione sta lavorando di concerto con Artea affinché le erogazioni arrivino a 385,5 milioni di euro.
Tra i principali progetti innovativi 18 riguardano la filiera viti-vinicola, 15 quella cerealicola e/proteoleaginose, 13 la filiera olivo-oleicola e 11 quella zootecnica. I restanti 27 progetti sono suddivisi fra la filiera che riguarda le altre colture industriali e officinali (6), la floro-vivaistica (4), l’ortofrutticola (5), la foresta–legno (3) e la multi filiera (9). In questi progetti sono coinvolti in Toscana più di 520 beneficiari con una media di circa 6 partecipanti per progetto.
Si tratta di innovazioni di processo e di prodotto, del miglioramento della qualità dei prodotti e nutraceutica, della difesa biologica e sostenibile delle colture da fitopatie (vite, olivo, vivaismo ornamentale), della riduzione degli input nei processi produttivi agricoli, dell’applicazione di tecniche di agricoltura di precisione e di sistemi di supporto alle decisioni, della migliore gestione del suolo e della sua fertilità, dell’uso razionale delle risorse idriche in orto-frutticoltura, olivicoltura e floro-vivaismo, del miglior approvvigionamento e utilizzo di fonti rinnovabili, della bioeconomia ed economia circolare con utilizzo di sottoprodotti, materiali di scarto e altre materie prime non alimentari, della riduzione delle emissioni di gas serra in viticoltura, in produzioni zootecniche e in ambiente protetto e delle strategie di adattamento ai cambiamenti climatici e di incremento della resilienza dei sistemi produttivi.
“Si tratta di un appuntamento fondamentale per fare il punto sul ruolo e sull’importanza dell’innovazione in ambito agricolo e forestale; un’occasione unica per condividere le iniziative che sostengono e promuovono progetti di innovazione in questo settore, confermando il ruolo della Toscana come punto di riferimento europeo del settore. Un’occasione unica per i partecipanti (tra cui esperti del mondo accademico e della ricerca universitaria provenienti da tutta Europa) di instaurare nuove collaborazioni e di approfondire idee, conoscenze e visioni su molteplici tematiche del settore agricolo, forestale e agroalimentare: i principali attori dello sviluppo agricolo, alimentare e forestale parteciperanno a sessioni tematiche e numerose attività parallele alimentando il dibattito sul ruolo dello sviluppo rurale nella promozione dell’innovazione” ha affermato l’assessore all’Agricoltura, Marco Remaschi.