Un’indennità da quantificare, tra i 7 e i 10 milioni di euro totali, una politica di assunzioni, e la riorganizzazione delle piante organiche in vista degli investimenti del Pnrr: sono i tre principali punti dell’accordo raggiunto tra la Regione Toscana e le organizzazioni sindacali della sanità, secondo quanto reso noto dal presidente Eugenio Giani a margine di un evento a Firenze.
“È stato un incontro molto produttivo” ha spiegato Giani. “Anche se all’inizio teso perché non dimentichiamo che i sindacati confederali aprirono uno stato di agitazione. Dopo ieri sera ormai abbiamo tutte le condizioni per poter dire che l’accordo è chiuso, anche se i sindacati ora devono operare una forma di consultazione nei luoghi di lavoro”.
L’accordo
L’intesa, ha proseguito Giani, prevede “tre punti qualificanti: il riconoscimento di un’indennità, che è quantificare dai 7 ai 10 milioni per una serie di elementi contrattuali che abbiamo riconosciuto; il secondo elemento è una politica di assunzioni graduata e concertata per poter riammettere un turnover all’interno delle aziende sanitarie”.
Sulle assunzioni, Giani, ha precisato che le faremo “con grande attenzione, per avere sempre l’armonia con le esigenze del bilancio, che è sotto osservazione. Ma avremo una politica di reinserimento e adeguamento del personale alle esigenze“.
In terzo luogo, sono state concordate “una serie di verifiche per quello che riguarda le piante organiche, la capacità di lavoro, alla luce dello sviluppo che avremo con il Pnrr sulle case di comunità, gli ospedali di comunità e i centri operativi territoriali. Un accordo di cui mi ritengo soddisfatto soprattutto per il bisogno di serenità e di avere un buon rapporto per affrontare la sfida del Covid“.