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Incendio al Poligono di Prato in località Galceti: due morti e un ferito grave, lutto cittadino

Si stima, in via provvisoria, che sia di circa 8 ettari la superficie che è stata percorsa dalle fiamme. Le operazioni di bonifica e di controllo proseguiranno per tutta la giornata di sabato 27 luglio con arrivo di nuove squadre di volontariato antincendi boschivi

Incendio al Poligono

È purtroppo di due morti e un ferito grave trasportato al Centro grandi ustionati di Cisanello a Pisa il bilancio dell’incendio boschivo che si è sviluppato nel pomeriggio di venerdì 26 luglio a Prato il località Galceti, vicino al Poligono di Tiro.

Le due persone morte nell’incendio sarebbero, da quanto appreso, un uomo che lavorava nella struttura e uno che si stava allenando. Per la loro identificazione certa saranno necessari ulteriori accertamenti a causa delle condizioni delle salme, rinvenute carbonizzate.

Le fiamme, partite dall’interno del poligono, sospinte dal vento si sono rapidamente propagate arrivando a una pineta che si trova nell’area circostante.

Immediato è stato l’invio di dieci squadre di volontariato antincendi boschivi e due elicotteri della flotta regionale considerato che si tratta di una zona di alto pregio ambientale con la presenza anche di abitazioni non troppo distanti dal fronte del fuoco.

“Una tragedia che mi colpisce nel profondo – ha dichiarato la sindaca di Prato, Ilaria Bugetti – sono vicina alle famiglie delle vittime. Mi stringo a loro insieme a tutta la città. Ci sarà tempo per capire cosa sia successo, compito che spetta solo alla magistratura, ora è il momento del silenzio e del dolore. Ringrazio le forze dell’ordine e i volontari per il grande lavoro che hanno fatto dal primo momento e che continuano a fare fino a che la zona non sarà completamente in sicurezza”.

Lutto cittadino a Prato a proclamarlo per lunedì 29 luglio il Comune di Prato.  Le bandiere del palazzo comunale, spiega il Comune, “saranno esposte a mezz’asta e listate a lutto. La cittadinanza è invitata ad osservare alle ore 16.30 un minuto di silenzio in ricordo delle due vittime e come segno di vicinanza alle loro famiglie”.  Resta attiva fino a revoca l’ordinanza di chiusura del parco di Galceti.

Quali sono le cause dell’incendio?

Il rogo, in base alle prime informazioni, sarebbe partito dall’interno della struttura e potrebbe essere stato innescato dal residuo di polveri da sparo, altamente infiammabili, che si accumulano davanti le linee di tiro, così come è già avvenuto nel 2006.

Non si esclude tuttavia che possa essere stato scatenato dal ritorno di fiamma di un’arma che stava utilizzando una delle vittime.

Omicidio colposo plurimo e incendio: con queste ipotesi di reato la Procura di Prato ha aperto un fascicolo sul rogo. La Procura ha inoltre nominato un consulente tecnico per accertare le cause dell’incendio, che ha già effettuato un sopralluogo, e ha incaricato un altro consulente per accertare le cause della morte delle due persone decedute e la tipologia delle lesioni riportate dalla persona sopravvissuta.

Le operazioni di bonifica

Sono proseguite per tutta la notte e con impiego di squadre di volontariato antincendi boschivi giunte anche da fuori provincia, le operazioni di bonifica per lo spegnimento e messa in sicurezza del tragico incendio, costato la vita a due uomini.

Nelle zone impervie di incendio sono state realizzate cosiddette “staccate”, cioè fasce ripulite completamente dalla vegetazione, per evitare la propagazione del fuoco o una sua eventuale ripartenza.

Al momento si stima, in via provvisoria, che sia di circa 8 ettari la superficie che è stata percorsa dalle fiamme. Le operazioni di bonifica e di controllo proseguiranno per tutta la giornata di sabato 27 luglio con arrivo di nuove squadre.

Si ricorda che dal 1 luglio è fatto divieto assoluto di abbruciamenti su tutto il territorio regionale.

Nel 2006 una vittima in un altro incendio al Poligono

Al Poligono di Prato anche 18 anni fa ci fu un rogo costato la vita un dipendente 77enne, deceduto successivamente nel reparto grandi ustionati dell’ospedale Gaslini di Genova.

Era il 4 luglio 2006 quando fiamme si svilupparono accidentalmente mentre, questa la ricostruzione allora, una guardia giurata si stava esercitando. Il vigilante rimase ferito in modo non grave.

Elio Carlesi, rifugiatosi nell’armeria del poligono, riportò invece gravi ustioni e una forte intossicazione e morì oltre un mese e mezzo dopo all’ospedale di Genova.

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