L’università del futuro richiederà percorsi fondati sull’interconnessione dei saperi, il pensiero analitico e creativo, l’adozione di nuovi paradigmi e metodologie didattiche in grado di sfruttare le potenzialità del digitale e dell’intelligenza artificiale. In questa direzione si muove l’impegno dell’Università di Firenze che ha inaugurato oggi l’anno accademico 2024/25 con una cerimonia che si è svolta presso il Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, davanti a oltre cinquecento persone. Alla cerimonia hanno portato il loro saluto anche la sindaca di Firenze Sara Funaro e il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani.
La cerimonia al Teatro del Maggio
Declino demografico, competizione globale, scarsità di risorse, rapida obsolescenza dei saperi minano la sopravvivenza del sistema universitario, ma la complessità del cambiamento può essere affrontata, proiettandosi “oltre” – come ha ripetuto la rettrice Alessandra Petrucci – governando, cioè, gli effetti delle tre transizioni (tecnologica, ecologica e demografica) e i profondi cambiamenti che “ridisegnano l’organizzazione dell’Università e il suo ruolo nella ricerca, nel trasferimento delle conoscenze e nella formazione di nuove professionalità”, nel rispetto della sostenibilità economico- finanziaria.
All’inizio della sua relazione la rettrice ha sottolineato la grande partecipazione agli eventi del Centenario da parte della città, “destinataria e protagonista” delle tante iniziative in programma. Ha poi condiviso alcune riflessioni sulla didattica, sulla necessità di “istruire ed educare attraverso l’apprendimento attivo e cooperativo” e “di favorire una mentalità che permetta ai nostri giovani di costruire futuri sostenibili e inclusivi”.
11mila nuove matricole: il miglior dato degli ultimi 20 anni
Undicimila sono le matricole che hanno scelto l’Università di Firenze lo scorso autunno, il miglior dato degli ultimi venti anni. Di rilievo, nelle materie STEM, la presenza femminile pari al 44% a fronte del dato nazionale del 36,9%. Allo stesso modo, anche nell’ambito della ricerca scientifica l’Ateneo conferma di essere una delle istituzioni di primo piano del Paese: Firenze è tra le prime dieci realtà italiane per progetti di rilevante interesse nazionale finanziati (PRIN) ed è sesta per numero di progetti europei Horizon sovvenzionati. Prosegue, inoltre, l’impegno all’interno del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR): l’Ateneo è alla guida del partenariato AGE-IT, che mette al centro della ricerca la sfida di una società che invecchia, e coordina l’ecosistema dell’innovazione Tuscany Health Ecosystem, dedicato alle scienze della vita.
I 250 anni del Museo di Storia Naturale
La cerimonia, svoltasi il giorno dell’anniversario della scomparsa dell’Elettrice Palatina, è stata dedicata ai 250 anni del Museo di Storia Naturale dell’Ateneo: il 21 febbraio 1775 veniva inaugurata la Specola, il primo esempio in Europa di istituzione scientifica aperta al pubblico, che costituisce l’origine delle collezioni scientifiche universitarie. La ricorrenza verrà festeggiata con un ricco calendario di eventi lungo tutto l’anno.