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In Toscana vietato tenere i cani alla catena per il rischio incendi

L’ordinanza della Regione vieta questa pratica fino al 30 settembre: gli animali legati infatti se scoppia un rogo sono destinati a morire

Un cane libero di giocare - © Przemek Iciak

Vietato tenere i cani legati alla catena o con un altro strumento di contenzione permanente fino al 30 settembre. Lo prevede l’ordinanza straordinaria, firmata ieri, 3 agosto, dal presidente della Regione Toscana valida su tutto il territorio regionale.

A causa del caldo torrido e dell’elevato rischio di incendi, alimentati dalla forte siccità e dal vento in molte zone anche della nostra regione, gli animali tenuti alla catena rischiano la vita quotidianamente: da qui il divieto di tenerli legati.

La mancata osservanza degli obblighi, sanciti dall’ordinanza, fatto salvo aspetti di rilevanza penale per maltrattamento di animali (come previsto dagli articoli 544 bis e ter del Codice penale), comporta l’applicazione di sanzioni amministrative (articolo 40 della legge regionale 59 del 2009).

La campagna “Liberi dalle catene”

La campagna #liberidallacatene

L’ordinanza ha ricevuto il plauso di Green impact, Fondazione Cave canem e Animal Law Italia che hanno promosso la campagna #liberidallecatene, che ha già raccolto oltre 30mila firme per chiedere il divieto di detenere i cani a catena, segnale di una crescente attenzione delle persone verso questo tema.

“Ringraziamo il presidente della Regione Toscana per la celere risposta alla nostra richiesta di introdurre il divieto di cani a catena per il periodo estivo interessato dall’emergenza incendi, ci auguriamo che sia il primo passo verso la revisione della normativa regionale vigente per porre finalmente fine a questa brutale pratica”, dichiarano Gaia Angelini, Federica Faiella e Alessandro Ricciuti, rispettivamente presidente di Green impact, vice presidente di Cave canem e presidente di Animal law Italia.

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