È stato inaugurato in piazza dell’Isolotto a Firenze, all’angolo con viale dei Bambini il murale realizzato da giovani artisti del quartiere che i ricorda due storici sindaci Mario Fabiani e Giorgio La Pira.
Mario Fabiani è stato il primo sindaco del dopoguerra. Il 28 novembre 1946 venne proclamato sindaco, il primo votato da un consiglio comunale, eletto a suffragio universale e con sistema proporzionale, dopo il secondo conflitto mondiale, il crollo della dittatura fascista, la nascita della Repubblica e guidò, fino al 1951, una giunta formata dai partiti comunista, socialista e repubblicano.
C’erano ancora le macerie della guerra, a Firenze, il 5 luglio 1951, quando Giorgio La Pira diventò primo cittadino per la Dc, sconfiggendo proprio Mario Fabiani.
Nel 1954 La Pira consegnò i primi mille appartamenti del piano Ina-casa all’Isolotto, facendo nascere un nuovo e gradito pezzo di città. Con edifici di pochi piani, tirati su con materiali tradizionali, non casermoni, tanto verde, strade piccole.
All’inaugurazione erano presenti, tra gli altri, alcuni familiari di Fabiani e La Pira, il sindaco Dario Nardella, l’assessore alle politiche giovanili Cosimo Guccione, il presidente del Quartiere 4 Mirko Dormentoni e il presidente del consiglio comunale Luca Milani.
“È la prima volta che realizziamo un murale dedicato a due sindaci – ha sottolineato il sindaco Nardella -, appartenevano a culture politiche diverse che però sono sempre state, nella storia e nella politica di Firenze, due facce della stessa medaglia. Due culture che hanno fatto di Firenze una città moderna, progressista, attenta ai diritti umani ma anche all’inclusione sociale. L’Isolotto ne è la dimostrazione”.
“Ringrazio – ha aggiunto – il Quartiere e tutti coloro che ci hanno permesso di portare a compimento questa opera e, soprattutto, don Luca e la diocesi: questo murale è stato realizzato sulla facciata dell’immobile collegato alla chiesa dell’Isolotto”.
“Giovani artisti cresciuti nel quartiere – ha sottolineato l’assessore Guccione – hanno regalato al Quartiere 4, e alla città intera, una bella rappresentazione sulle nostre radici. Li ringrazio per questa bella opera insieme agli operatori di strada Q.4 Cepiss per aver organizzato tutto questo”.