Il 27 settembre arriva a Palazzo Strozzi la mostra “Helen Frankenthaler: Dipingere senza regole”, dedicata a una delle più importanti artiste americane del Novecento.
Helen Frankenthaler è stata una pioniera dell’espressionismo astratto americano del dopoguerra e ha fondato il movimento del “Color Field” nato per celebrare il potere dei colori e le loro relazioni tra loro.
Non ci sono regole. È così che nasce l’arte, che avvengono le scoperte. Andare contro le regole o ignorarle. Questo è il senso dell’invenzione
Era caratterizzato dall’uso di grandi tele coperte interamente da estensioni invariate di colore, che escludevano qualsiasi interesse per il valore del segno, della forma o della materia.
In oltre sessant’anni di carriera Frankenthaler si è imposta sulla scena artistica grazie al suo approccio “senza regole”, che sfidava i limiti delle tecniche pittoriche ma anche le aspettative di genere dell’epoca, andando oltre canoni, regole e convenzioni alla ricerca di una nuova libertà nella pittura.
Una volta ha dichiarato: “Non ci sono regole. È così che nasce l’arte, che avvengono le scoperte. Andare contro le regole o ignorarle. Questo è il senso dell’invenzione”.
Le opere di Frankenthaler saranno a confronto a Firenze con i lavori di artisti a lei contemporanei, alcuni parte dalla sua collezione personale, come Anthony Caro, Morris Louis, Robert Motherwell, Kenneth Noland, Jackson Pollock, Mark Rothko, David Smith, Anne Truitt.
“Siamo entusiasti di presentare l’opera di Helen Frakenthaler in una grande mostra senza precedenti in Italia, permettendo al pubblico di scoprire un’artista fondamentale del XX secolo – afferma Arturo Galansino Direttore generale della Fondazione Palazzo Strozzi – Con la sua ricerca innovativa Frankenthaler si è distinta come figura pionieristica nel campo della pittura stratta, ampliandone le potenzialità in un modo che continua a ispirare ancora oggi nuove generazioni di artisti”.
Helen Frankenthaler e la tecnica “soak stain”
Lo stile di Helen Frankenthaler era caratterizzato dall’imbibizione a macchia, ottenuta con la tecnica “soak stain” mescolando olio con trementina per rendere la vernice più traslucida, simile agli acquerelli.
Ha usato questa tecnica la prima volta nel nel 1952 con il suo dipinto “Mountains and Sea”, che è stato esposto quando aveva solo 23 anni ed era ispirato da un viaggio in Nuova Scozia, considerato uno dei dipinti simbolo dell’arte contemporanea americana.
Frankenthaler ha anche sperimentato la litografia negli anni ’60 e si è dedicata alle xilografie a metà degli anni ’70, sotto l’influenza delle opere dell’artista giapponese ukiyo-e Utagawa Hiroshige, di cui lei stessa possedeva il lavoro.
Nel giugno 2020 il suo record d’asta è stato stabilito con la vendita dipinto Royal Fireworks (1975) che è stato venduto da Sotheby’s per 7,9 milioni di dollari.
La mostra è co-organizzata da Fondazione Palazzo Strozzi, Firenze, e Helen Frankenthaler Foundation, New York, ed è curata da Douglas Dreishpoon, Direttore, Helen Frankenthaler Catalogue Raisonné.