Il turismo biodinamico mette radici in Toscana. In crescita le strutture ricettive nel segno della sostenibilità per chi ama l’ambiente e vuole preservare culture e comunità locali. Ecco quindi che concetti come responsabilità ambientale e riduzione dell’impatto ecologico con il progetto “Agriturismo Demeter”, assumono un significato diverso.
Demeter Italia ha lanciato un’iniziativa dedicata alla promozione del turismo biodinamico attraverso la creazione di una rete di strutture certificate. In Toscana ad aderire subito sono state cinque realtà: l’agriturismo Nicolio ad Orbicciano (Lucca), il podere Le Tassinaie a Terriccio (Pisa), la tenuta del Fontino a Massa Marittima (Grosseto), il Castello del Trebbio a Pontassieve (Firenze) e il bio agriturismo Il Cerreto a Pomarance (Pisa). Il segno di come il turismo biodinamico trovi terreno fertile in questa regione.
1. L’azienda agricola Nico
L’azienda agricola Nico, in provincia di Lucca, produce ortaggi e frutta con certificazione biologica Icea e biodinamica Demeter, ha scelto di aderire ad Agricoltura Vivente, associazione fra produttori biodinamici che seguono i precetti di Alex Podolinsky.
Una realtà a conduzione familiare: il titolare è Federico Martinelli che, oltre ad azienda agricola, è fattoria didattica. Due le camere a disposizione dei turisti in una terra fra le colline tra la piana di Lucca, il mare della Versilia e le Alpi Apuane.
Inoltre l’Agricola Nico è inserita nella lista delle aziende agricole biologiche e biodinamiche di Wwoof Italia, organizzazione internazionale che unisce chi vuol condividere la quotidianità rurale alla ricerca di stili di vita in armonia con la natura.
2. Podere Le Tassinaie
Un podere un tempo abbandonato e votato dal 2007 alla salvaguardia della biodiversità e all’attività agricola biodinamica con modelli produttivi ecosostenibili. Podere Le Tassinaie si trova tra le Colline Metallifere e il mare.
All’azienda agricola biodinamica dal 2016 si aggiunge un’attività ricettiva con alcune camere in b&b con tanto di piscina con affaccio sul mare. Yoga e meditazione, team building e laboratorio erboristico grazie ai due “giardini dei semplici“, dove si coltivano molte varietà di aromatiche usate anche per le preparazioni.
Le Tassinaie produce un ottimo miele e coltiva carciofi, asparagi, cavolo nero, porri, agli, cipolle, zucchine, melanzane, fave piselli, peperoncini piccanti, pomodori, insalate da utilizzare per gli ospiti e per le preparazioni.
3. Tenuta del Fontino
Un’antica Villa di fine 1700 con annesso podere. Il regno da oltre mezzo secolo della famiglia Puntscher. Ormai alla terza generazione, Heidi e Sophie offrono ai visitatori della Tenuta del Fortino un’ospitalità semplice, familiare e curata tra camere, suite, appartamenti e perfino una casetta nel bosco.
Per chi cerca una vacanza attiva al Tenuta del Fontino potrà praticare tennis, bike e passeggiate a cavallo. Per chi vuole rilassarsi non mancherà l’occasione tra mssaggi e meditazione. Punto di forza della tenuta la produzione di vini biodinamici di alta qualità, da assaggiare in cantina. Al ristorante si possono invece apprezzare i sapori toscani.
4. Bio agriturismo Il Cerreto
Il bio agriturismo Il Cerreto ha scelto di seguire il metodo biodinamico teorizzato da Rudolf Steiner: un’attenzione speciale è quindi rivolta a quell’equilibrio che vede interconnessi come elementi di un unico ecosistema uomini, animali e piante. Le vacanze in questa struttura seguono queste linee guida.
Ecco quindi che il contatto con la natura, per vacanze rigeneranti per corpo e mente, è al primo posto insieme alle soluzioni ecosostenibili. Da qui l’impegno a ridurre le emissioni di CO2 e il consumo di plastica. Ci si concede una nuotata nel biolago della struttura, a metà strada tra Il Volterra, San Gimignano e la Costa degli Etruschi, proprio per non turbare l’ambiente circostante. Vengono organizzati corsi di yoga e incontri culturali e filosofici, seminari su cibo corpo e anima.
Inoltre i prodotti offerti agli ospiti del bio agriturismo e ai clienti dell’annesso ristorante 100% bio provengono da agricoltura biodinamica. Quest’anno il ristorante ha conosciuto un vero e proprio exploit con l’arrivo di Maria Probst, chef già in passato insignita della stella Michelin quando si trovava a La tenda rossa. A colpire in tanti il percorso professionale di Maria che, dalle esperienze come macellaia in Germania, si è trovato a costruire un menu 100% bio come il ristorante.
5. Il Castello del Trebbio
E’ l’agriturismo più famoso della Toscana: nelle stanze del Castello del Trebbio venne ordita la “Congiura dei Pazzi” per tentare di destituire l’egemonia della famiglia de’ Medici. Dal 1968 il maniero è della famiglia Baj Macario: a loro il merito di aver valorizzato azienda vitivinicola e agrituristica. Sotto il nome di Famiglia Casadei, gruppo aziendale che opera secondo principi di sostenibilità Biointegrale® hanno avviato il Castello del Trebbio a diventare un gioiello della biodinamica applicata.
Alla produzione vitivinicola del Chianti Rufina DOCG e olivicola di partenza, si sono aggiunti una linea alimentare I Puri e una linea cosmetica I Naturali. La filiera dei prodotti è interna all’azienda e segue le pratiche Biointegrali®. Un progetto sostenibile che integra l’utilizzo di pratiche biodinamiche, energie rinnovabili e recupero conservativo degli immobili.
In termini di accoglienza il Castello del Trebbio offre il soggiorno in ville e appartamenti opportunamente restaurati, spazi per degustazioni con tour nelle cantine storiche ed esperienze gourmet al ristorante La sosta del gusto.
Una rete di agriturismi biodinamici
L’idea di base è offrire ai visitatori l’occasione di scoprire le bellezze del territorio, immergersi nella cultura locale e apprezzare i valori delle produzioni biodinamiche: un’esperienza resa possibile dalla rete delle aziende agroturistiche Demeter.
“Il progetto sta muovendo i suoi primi passi”, dichiara Enrico Amico, presidente di Demeter Italia “e l’idea è quella di creare una vera e propria rete di aziende agrituristiche biodinamiche Demeter in modo da proporre un turismo attento all’ambiente, alla salubrità degli ambienti e dei prodotti. Sarà possibile così programmare percorsi turistici, anche la classica gita fuoriporta alla scoperta degli ambienti naturalistici e delle città, perché molte strutture si trovano in posizioni ottimali per raggiungere le principali città d’arte”.
Insomma per Amico l’opportunità di “fare crescere un turismo più consapevole e responsabile nel nostro paese e, al tempo stesso, riuscire a rispondere a un’importante richiesta che arriva dall’estero e guarda con grande attenzione ai valori espressi dalla struttura, alla salute e all’ambiente naturale. Siamo certi che le strutture Demeter, anche per la grande passione dei loro titolari, saranno un’importante alternativa alle proposte turistiche già esistenti”.