Potenziare e consolidare la collaborazione per attrarre nuovi investimenti e mantenere e sviluppare quelli già esistenti. E’ questo, in estrema sintesi, l’obiettivo del protocollo d’intesa che Regione e Confindustria (nazionale e regionale) hanno sottoscritto a Palazzo Strozzi Sacrati. Si tratta del rinnovo di un patto siglato nel 2019, attualizzato anche alla luce delle risorse che arriveranno con il Pnrr e con la nuova programmazione dei fondi europei.
Alla firma sono intervenuti il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, la vice presidente di Confindustria per l’internazionalizzazione e presidente dell’Advisory Board investitori esteri (Abie) di Confindustria, Barbara Beltrame Giacomello, il presidente di Confindustria Toscana, Maurizio Bigazzi ed il coordinatore della Commissione Multinazionali di Confindustria Toscana, Fabrizio Monsani.
Tra gli obiettivi dell’intesa: incentivare il mantenimento delle multinazionali già presenti, aumentare a livello locale la conoscenza di ruolo e le potenzialità non solo a livello economico ma allargandole ai programmi di sostenibilità ambientale, economia circolare e welfare, agevolare lo scambio di esperienze tra Regioni e istituzioni nazionali. Ad esempio migliori procedure amministrative e autorizzative, accordi di mantenimento e consolidamento delle attività, proposte legislative, fiscali e promozionali.
Verrà inoltre creato l’Advisory Board di Invest in Tuscany, un comitato consultivo regionale che si occuperà di favorire il confronto e la risposta istituzionale alle esigenze delle imprese estere o di rilevanza nazionale presenti o che intendono investire in Toscana.
Periodicamente, tramite l’Irpet e il Centro Studi di Confindustria Toscana, verrà redatta un’indagine per conoscere e monitorare le dinamiche delle imprese estere e di quelle di grandi dimensioni. Affrontando i legami con le Pmi nelle singole filiere produttive, la misura degli indotti, i segnali preventivi di criticità, i fabbisogni di formazione, l’innovazione, i servizi alle imprese, i vantaggi derivanti dall’interazione tra le realtà locali e le catene di valore globali.