Il mattone torna a tirare. Segno positivo (+35,5%) per le compravendite nel 2021, con una significativa inversione di tendenza e la sostanziale tenuta dei valori di mercato. Il segno del ritorno all’investimento nell’immobiliare. Trend confermato anche nel primo semestre 2022.
Sempre più richieste per abitazioni con determinate caratteristiche per vivere la casa al meglio: una stanza da utilizzare per l’attività lavorativa e un terrazzo o un giardino per godersi al meglio gli spazi all’aperto.
Sono i dati salienti dell’osservatorio immobiliare regionale elaborati dalla FIAIP Toscana (Federazione Italiana degli Agenti Immobiliari Professionali), presentato a Palazzo Strozzi Sacrati, a Firenze.
“L’obiettivo – ha spiegato il presidente di Fiaip Toscana, Simone Beni – è quello di mettere a disposizione di tutti i player e stakeholder interessati una finestra esaustiva del mercato immobiliare toscano“. “L’osservatorio regionale nasce dal lavoro di monitoraggio svolto dai nostri oltre 800 associati presenti sul territorio“, ha spiegato il responsabile dell’osservatorio Massimiliano Carpina.
Le rilevazioni provincia per provincia
LIVORNO
A Livorno nella zona affacciata sul litorale si registrano le quotazioni massime: 2.350-2.450 euro al mq. Nella zona residenziale centrale (1.300-1.450 euro al mq) e nelle aree del centro storico della città (1.090-1.200 euro al mq). A Rosignano (1000-3000 mq), Cecina (1300-2800 al mq) e Bibbona (1.200-2.700 euro al mq).
PISA
Nel centro storico (2.500-3.300 euro al mq). Cifre che diminuiscono nelle aree limitrofe al centro (dai 2.200 ai 2.600 euro al mq) e in periferia (da 1.500 fino a 2.300 euro al mq). A Volterra e in Valdera si va dai 1.300 ai 2.000 al mq. Sul litorale pisano dove i prezzi medi si allineano a quelli del centro storico di Pisa.
MASSA CARRARA
Nel centro storico (2.300-2.800 euro al mq). Nelle aree limitrofe al centro (dai 1.800 ai 2.200 euro al mq) e in periferia (da 1.400 fino a 1.700 euro al mq). Per Carrara i valori per il centro città si confermano più bassi (1.300-1.600 euro al mq). In Lunigiana la valutazione media va dai 600 ai 1.400 euro al mq. In controtendenza gli immobili sul litorale: Montignoso (2.300 – 3.000 euro al mq), Marina di Carrara (2.000 – 2.300 euro al mq), Marina di Massa (2.500 – 2.800 euro al metro quadro) e Cinquale (3.000 – 3.500 euro al mq).
LUCCA
Nel centro storico si va da un minimo di 2.300 euro al metro quadro ad un massimo di 3.100 euro. Cifre che diminuiscono spostandosi nelle aree limitrofe al centro (dai 2.000 ai 2.600 euro al mq) e in periferia (da 1.800 fino a 2.200 euro al mq). In Garfagnana, Mediavalle e Piana di Lucca si va nel primo caso da 900 ai 1.100 euro al mq, nel secondo da 1.050 ai 1.300 euro al mq, mentre nel terzo caso dai 1.500 ai 1.900 euro al mq.
In controtendenza la Versilia: a Viareggio i prezzi medi vanno da 2.000 a 2.500 euro al mq.
PRATO
A Prato, nel centro storico i prezzi sono più bassi rispetto alle zone limitrofe: nella parte più antica della città (800-2.500 euro mq), mentre 1.000 – 2.800 euro al mq nell’area del semicentro e 700 – 3.000 nella periferia del capoluogo. Le quotazioni si abbassano a Montemurlo e in Valbisenzio. nel primo caso va da 700 ai 2.300 euro al mq, nel secondo da 500 ai 2.500 euro al mq. In controtendenza i prezzi nell’area di Montalbano dove il range di riferimento va da 1.000 a 2.500 euro al mq.
PISTOIA
Nel centro storico 1.200 euro-2.000 euro al mq. Nelle aree limitrofe al centro (dai 1.100 ai 1.700 euro al mq) e in periferia (da 1.000 fino a 1.600 euro al mq). Sulla Montagna Pistoiese (700-900 euro mq).
In località come la Agliana- Quarrata e Montale, si oscilla da 1.700-2.200 al mq e da 1.600-2.000 euro al mq.
GROSSETO
I prezzi più alti sul litorale, a Marina di Grosseto l(2.400 euro-4.400 euro al meq), a Grosseto si va da 1.700 a 2.100 euro. Nel resto della provincia: Braccagni e Roselle 1.400-1.900 euro al mq, Alberese 1.600-1.900 mq, Montepescali 900 – 1.100 mq.
AREZZO
Nel centro storico si va dai 1.300 euro ai 1.800 euro al mq. Nelle aree limitrofe al centro (dai 1.100 ai 1.400 euro al mq) e in periferia (da 900 fino a 1.300 euro al mq).
Queste le quotazioni in: Valdarno da 1.100 a 1.400, Casentino da 1.000 a 1.400, Val Tiberina da 1.100 a 1.600 e Val di Chiana da 1.200 a 1.400 euro al mq.
SIENA
Nel centro storico si va da 2.850 euro a 3.650 euro al mq. Nelle aree limitrofe al centro dai 2.300 ai 3.000 euro al mq e in periferia da 1.700 fino a 2.300 euro al mq.
Le quotazioni si abbassano: l’Amiata (da 1.000 fino a 1.450 euro al mq), la Val di Merse (da 1.350 fino a 1.900 euro al mq), la Val di Chiana (da 1.200 fino a 1.700 euro al mq) e l’area delle Crete Senesi (da 1.350 fino a 1.900 euro al mq).
In controtendenza il Chianti, la Val d’Elsa e la Val d’Orcia: nel primo caso si va da un minimo di 1.700 ad un massimo di 2.250 mentre negli altri due casi si va da 1.500/1600 a 2.100/2200.
FIRENZE
Nel centro storico si va dai 3.500 euro al mq ai 6.000 euro mq: prezzi che scendono spostandosi nelle aree limitrofe al centro (dai 3.000 ai 4.500 euro al mq) e in periferia (da 2.000 fino a 3.300 euro al mq) ma anche in località come il Chianti (da 1.500 fino a 3.000 euro al mq), la Piana di Sesto Fiorentino (da 1.500 fino a 2.900 euro al mq) e l’area Empolese – Val d’Elsa (da 1.500 fino a 2.600 euro al mq).
Spostandosi in località come il Mugello e il Valdarno nel primo caso il range varia da 1.200 a 2.500, mentre nel secondo da un minimo di 1.100 ad un massimo di 2.400 euro al mq.
Il commento del presidente Giani
A commentarli il presidente Eugenio Giani, insieme al presidente nazionale FIAIP Gian Battista Baccarini. “Capire questo mercato significa capire i processi di trasformazione che investono la società – ha detto Giani -. I dati evidenziano due aspetti. Da un lato registriamo una spinta al mercato immobiliare parallela alla crescita economica della Toscana, stimata intorno al 4% e che sappiamo essere trainante a livello nazionale, che porta il dato delle compravendite ad un +35%. Dall’altro l’aumento dell’inflazione, che si ripercuote negativamente sull’accesso al credito e all’aumento del tasso dei mutui, che rappresentano la via d’accesso principale per chi vuol comprare casa. Non possiamo far altro – ha concluso – che attendere i prossimi mesi e vedere quale delle due prevarrà”.