Rinnovato l’accordo di collaborazione tra Regione e Anci nell’ambito dell’accoglienza, integrazione e tutela dei cittadini stranieri in Toscana. E’ quanto deliberato dalla Giunta regionale.
Sarà quindi data continuità “al supporto da parte di Anci Toscana – spiega l’assessore regionale all’Immigrazione Stefano Ciuoffo – all’analisi degli esiti delle 40 esperienze progettuali di integrazione e coesione sociale e di tutela dei bisogni essenziali delle persone ammesse a finanziamento (su 47 presentati), nell’ambito del bando emanato dalla Regione nel corso del 2019 per sperimentare forme innovative di welfare di comunità, offrire e mettere a disposizione sistemazioni alloggiative temporanee, far crescere le competenze e l’inserimento lavorativo, favorire l’inclusione sociale e la tutela dei diritti di persone e famiglie, che si trovano in uno stato di particolare precarietà sociale”.
L’associazione dei Comuni seguirà quindi il monitoraggio dei progetti in corso. I progetti realizzati prevedevano azioni di orientamento ai servizi (il 92%) e di supporto all’abitare (il 90%), promozione della coesione sociale (88%), pronto intervento (83%) e consulenza legale (80%).
18 progetti hanno avuto come capofila soggetti pubblici, i restanti 22 soggetti del Terzo Settore. 26 progetti hanno affrontato varie dimensioni della marginalità, dedicandosi a vario titolo a persone disoccupate italiane e straniere, persone vittime di sfruttamento, donne vittime di violenza, donne sole con minori, persone senza dimora, persone con disagio psicologico o dipendenze. L’80% riguarda tutte quelle persone che vivono in uno stato di vulnerabilità dopo il diniego di un titolo di protezione o che non risultano idonei ad accedere ai servizi del sistema SIPROIMI (ex-SPRAR).