L’immigrazione è in calo in Toscana e sono diminuiti anche gli alunni stranieri, secondo i dati del Dossier statistico immigrazione Idos, il cui fascicolo toscano è stato presentato oggi a Pisa.
Alla fine del 2021 erano 424.215 gli immigrati residenti in Toscana, lo 0,4% in meno rispetto all’anno precedente. Una contrazione lieve, corrispondente a 1.716 persone, e distribuita in modo non uniforme sul territorio regionale: il decremento, infatti, ha riguardato in misura più significativa la Toscana meridionale con Siena che fa segnare la diminuzione maggiore (-3,1%), seguita da Grosseto (-2,6%) e Arezzo (1,0%).
Eppure in pochi se ne sono davvero andati: nel bilancio demografico del 2020, infatti, gli stranieri cosiddetti “cancellati per l’estero”, ossia coloro che hanno lasciato la Toscana e l’Italia per andare a vivere in un altro Paese, sono stati appena 2.943, lo 0,7% di tutti gli immigrati residenti. “L’impressione è che buona parte di coloro che non risultano più residenti in Toscana, in realtà, vivano ancora nel territorio regionale, ma con uno status giuridico diverso” si legge nel Dossier.
Su questo calo, infatti, pesano i numeri di chi nel corso del 2020 ha acquisito la cittadinanza italiana, circa 13.282 ex stranieri, ma anche di chi aveva un permesso di soggiorno a scadenza e lo ha perso, finendo nell’area dell’irregolarità: i permessi di questo tipo, infatti, nel 2021 sono stati 98.151, il 15% in meno rispetto ai 115.460 del 2020, anno in cui si era già assistito a un decremento del 9%.
Meno alunni immigrati fra i banchi di scuola
Nel 2020/21 gli stranieri iscritti a scuola in Toscana sono stati 71.769, l’1,6% in meno rispetto ai 72.919 dell’anno precedente. Una diminuzione lieve anche se leggermente più marcata della media nazionale (-1,3%), e comunque rilevante perché, dopo un decennio di aumenti ininterrotti, per la prima volta la popolazione studentesca d’origine immigrata non cresce. È l’onda lunga dell’emergenza sanitaria da Covid-19 che ha fatto sentire i suoi effetti sulle iscrizioni del penultimo anno scolastico, quello che si è chiuso a giugno.
Non si tratta infatti di una tendenza limitata agli stranieri: è il numero complessivo degli studenti delle scuole della regione che si è abbassato: all’inizio dello scorso anno scolastico negli istituti della Toscana si sono contati 6.683 iscritti in meno. Per gli stranieri, però, la frenata è stata lievemente più brusca: -1,6% contro il -1,3% degli italiani. “Sono dati da tenere sotto monitoraggio anche il prossimo anno per capire se la diminuzione sarà riassorbita e, dunque, se si stratta di un fenomeno transitorio, strettamente legato alla fase emergenziale, oppure se avrà un effetto di trascinamento più prolungato nel tempo” si legge nel dossier.
Lavoro: crescono le imprese straniere
Nel 2021 il tasso di disoccupazione degli immigrati in Toscana è stato del 13,8%, più del doppio rispetto a quello degli italiani (6,6%), quello di sottoccupazione, dato da coloro che svolgono un lavoro a tempo parziale pur potendo lavorare più ore, dell’8,5%, contro il 3,2% dei lavoratori italiani.
In generale il mercato del lavoro toscano rimane fortemente segmentato, offrendo opportunità assai diverse a italiani e stranieri. Gli immigrati sono impiegati in larga maggioranza come lavoratori manuali (62,0%) e solo il 9,5% ha un’occupazione come dirigente o svolge professioni intellettuali o tecniche. Colpisce soprattutto il dato relativo ai servizi domestici, che occupano il 19,1% degli occupati stranieri ma solo l’1,5% degli italiani.
Così la via dell’imprenditorialità rimane l’unica da percorrere per coltivare speranze di mobilità sociale o per conservare il titolo di soggiorno: nel 2021, infatti, le imprese gestite da cittadini nati all’estero sono ulteriormente cresciute rispetto all’anno precedente (+1,4%), toccando quota 59.977.