È boom per il turismo enogastronomico in Italia nell’anno segnato dalla pandemia e dal ritorno a viaggi slow e di prossimità. I dati emergono dalla ricerca Ipsos e dalle tendenze di ricerca presentate da Google nel corso di Bto – Be Travel Onlife, manifestazione leader su turismo e innovazione in corso a Firenze fino a domani, martedì 30 novembre. Stavolta, alla Camera di Commercio, è andata in scena la giornata dedicata al Food & Wine Tourism, con rappresentanti delle istituzioni e big player del settore.
Il primato italiano
Secondo le analisi di Google Destination Insights nel prossimo futuro il turismo di prossimità rappresenterà una chiave a livello globale. Nell’organizzazione di una vacanza la sostenibilità è considerata un valore molto importante dall’83% dei viaggiatori e il 61% di essi afferma che la pandemia li ha resi maggiormente sensibili a questo valore. La sostenibilità è tenuta in grande considerazione da chi pratica turismo enogastronomico. L’Italia svetta tra le mete gourmand nelle tendenze di ricerca su Google e registra un interesse in crescita: tra gennaio e ottobre 2021 la ricerca di tour enogastronomico segna un +39%, mentre quella relativa alle cantine mostra un altro +30% (fonte Google Trends nel vertical: Travel).
Tra ottimismo e creatività
In linea generale l’Italia è il paese più desiderato dal punto di vista turistico, secondo il 40% del campione intervistato da Ipsos (+3% rispetto al 2016). Tra gli aspetti più rilevanti del nostro Paese al primo posto troviamo la qualità della vita, seguita dall’ottimismo e dalla creatività e capacità di inventiva che contraddistinguono il popolo italiano. L’offerta enogastronomica, la moda e l’arte sono considerati i principali ambasciatori della nostra cultura all’estero: l’Italia è prima tra le mete più golose nel mondo (49% degli intervistati), seguita a distanza da Francia (22%) e Giappone (16%).
“Arte ed enogastronomia sono importanti strumenti per elevare la qualità del turismo, la sfida del prossimo futuro” dichiara Massimiliano Tonelli, direttore di Artribune, ospite di Bto. “Si tratta di due mondi che hanno dinamiche molto simili e ci permettono di andare in questa direzione. Oggi la cosa più importante per mettere a sistema questa sinergia è dotarsi di strumenti in grado di misurare i risultati e implementare le politiche migliori”.
Il ritorno di Pitti
In tema di eventi food e ricadute sul territorio un esempio è quello di Taste, evento dedicato alle eccellenze enogastronomiche d’Italia targato Pitti Immagine, pronto a tornare a primavera 2022 dopo due anni di stop causa Covid.
“Dal 2006 ad oggi – dichiara Lapo Cianchi, vice direttore generale e direttore comunicazione ed eventi Pitti Immagine – la manifestazione è cresciuta moltissimo, sia nel numero degli espositori, passati da 100 a oltre 400, che nella risposta della città, in termini di attenzione ed eventi correlati, ma moltissimo anche nel pubblico, soprattutto tra gli operatori di settore. Si tratta di un pubblico specializzato, molto motivato e attento, importante per una città come Firenze”.
La cultura del prodotto
I prodotti tipici sono anche tra i primi ambasciatori del territorio nel mondo, come dimostra l’operato di PromoFirenze in fiere di settore organizzate per la Regione Toscana con Camera di Commercio e Fondazione Sistema Toscana, quali ad esempio BuyWine e BuyFood.
“I prodotti sono portatori di cultura – dichiara Luca Piscitello, PromoFirenze – messaggeri in grado di veicolare il nostro patrimonio e attrarre turismo. Anche in chiave di tour virtuali, in tempi di pandemia”.
L’evento
Bto – Be Travel Onlife, lo ricordiamo, è la manifestazione leader su turismo e innovazione con un programma ibrido tra incontri in presenza e online. È un evento di Regione Toscana e Camera di Commercio di Firenze, da sempre attente alla competitività del turismo connesso alla sfida dell’innovazione digitale.
L’organizzazione è affidata a Toscana Promozione Turistica, PromoFirenze e Fondazione Sistema Toscana. La 13esima edizione si conclude domani con la giornata dedicata al tema Hospitality.