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Il trombonista fiorentino Francesco Cangi alla prima prova solista con “What if the universe..?”

Da venerdì 18 aprile è disponibile sulle piattaforme digitali di streaming “What if the Universe..?”, il primo disco solista di Francesco Cangi & The Lonely Rockets. La release del disco sarà il 23 maggio al Viper Theatre di Firenze per la festa della Blackcandy Produzioni

Francesco Cangi è un trombonista e polistrumentista fiorentino classe 1987, che ha condiviso il palco con artisti del calibro di Elisa, Stadio, Irene Grandi, Arisa, Fabrizio Bosso, Nico Gori, Billy Cobham, Cristina Donà, Fabio Morgera, Orchestra Nazionale Jazz Italiana. Ad oggi è in tour con Alfa e con Roy Paci.

Si avvicina alla musica fin dall’infanzia, iniziando a suonare chitarra e pianoforte, e più avanti dedicandosi principalmente alla batteria.

Scopre il trombone da autodidatta in tarda adolescenza, suona con la storica band fiorentina Passogigante, e in breve tempo arriva a calcare i primi palchi d’Italia nella sezione fiati dei Dirotta Su Cuba.

“What if the Universe..?” è il titolo del suo primo disco solista, in streaming su tutte le piattaforme, che racchiude brani interamente composti, ideati e suonati da lui.

Francesco Cangi

Ecco la nostra intervista a Francesco Cangi

Ciao Francesco! Se non sbaglio sei il fratello di Samuele Cangi dei Nothing for Beakfast, si può dire che in famiglia brucia il sacro fuoco della musica…

Dalla parte di mio zio suonano tutti, ma è stato Samuele ad iniziare a suonare e io da bravo fratello minore volevo imitare tutto quello che faceva.  Il trombone me l’ha praricamente affibbiato lui quando abbiamo iniziato a suonare nei club. Ho seguito le sue orme, ci siamo divertiti parecchio.

Però avete avuto esiti diversi, lui più rock-psichedelico, te sei più sul jazz, funk…

Sì, Samuele è sempre stato dietro alla produzione, ha aperto il Blue Moon Rec Studio, io ho sempre preferito la dimensione live, fare il turnista mi è sempre piaciuto tantissimo, quindi le nostre carriere si sono un po’ separate.

Il titolo del tuo disco è molto evocativo “What if the universe..?” è una cosa che forse oggi ci chiediamo tutti…

Io sono abbastanza interessato a tutte le cose che riguardano la NASA. L’idea del tittolo nasce casualmente un giorno rivedendo per caso il finale geniale del film Men in black che spiega tutto, in cui va tutto all’indietro e si scopre che viviamo dentro a un universo dentro il collare di un gatto. Ma la stessa NASA dice che può esistere un universo dentro a un universo, dentro a un altro universo…quindi non è una cosa inventata!

Ho letto che la difficoltà di questo disco per te è stata proprio costruire una tua identità musicale perché hai suonato tantissime cose diverse dal punk al pop, tante influenze

Tutto è nato durante il Covid, io suono uno strumento come il trombone che è poco “capito” nella sua enorme versatilità. Mi sono domandato se fare un disco jazz o funk, ma in realtà vengo dal punk-rock quindi non sapevo come fare. Poi un giorno mi sono detto io scrivo, poi quello che viene fuori, viene fuori.

Come hai lavorato?

Essendo il mio primo disco è stato un lavoro difficile quanto bello, ma di sicuro ho scoperto tante cose. L’ho registrato con mio fratello, che appunto mi ha fatto da producer e ho voluto mettere tutta farina del mio sacco. Pensa che il disco l’ho registrato tutto io suonando tutti gli strumenti, più qualche “guest”. Ci ho messo tutto me stesso, ho voluto dire “questa cosa è mia”, non potevo delegare a nessuno.

Fra gli ospiti c’è anche la mitica Sabina Sciubba, come l’hai conosciuta?

Super Sabina! L’ho conosciuta tramite Riccardo Onori, poi da lì abbiamo suonato tanto insieme, mi ha chiamato a collaborare nel suo progetto. Ci vogliamo molto bene, quindi quando ho scritto il brano “Lundi à Six Heures” che volevo cantato in francese ho pensato subito a lei che ma ci ha messo anche un po’ del suo, secondo me è venuto fuori favoloso.

Dove e quando potremo venire a sentirti suonare?

La release del disco sarà il 23 maggio al Viper Theatre di Firenze per la festa della Blackcandy Produzioni. Per il resto io sarò in tour tutta l’estate con Alfa e Roy Paci quindi se ne riparla a settembre.

Francesco Cangi

 

 

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