Enogastronomia/

Il terroir nel piatto, pasta Tirrena alla conquista dei mercati

Le specialità semi-integrali di casa Frescobaldi presentate al Teatro del Sale nell’attesa del Summer Fancy Food Show in programma a New York

tirrena_packmisti

Una serata per celebrare la pasta Made in Tuscany. Tirrena, nuova sfida imprenditoriale della famiglia Frescobaldi, ha conquistato la scena nella cena evento organizzata al Teatro del Sale. Dal lancio avvenuto due anni fa in occasione di Taste il prodotto di casa Frescobaldi ha puntato sul mercato italiano e in particolare su circa 300 tra gastronomie, botteghe e negozi gourmet.

La pasta sta investendo inoltre sulla ristorazione e la serata evento al Teatro del Sale ha dimostrato qualità e versatilità del prodotto declinato dall’antipasto al dolce. Giulio Picchi, con l’executive chef del Gruppo Cibrèo Oscar Severini, il resident chef del Teatro del Sale è Vasileios Altalikis e lo staff di cucina hanno proposto un menu declinato sui diversi formati di questa pasta che sa esprimere al meglio il rapporto col territorio.

Eleonora Riso e Giulio Picchi al Teatro del Sale – © Raffaella Galamini

Al finestrone del locale, così caro a Fabio Picchi, si è affacciata anche Eleonora Riso, vincitrice dell’ultima edizione di MasterChef. La giovane livornese ha lavorato per molti anni nello staff del Cibrèo e nei locali del gruppo si sente davvero a casa.

Molti dei piatti proposti nella serata appartenevano al ricettario di Fabio Picchi, altri sono grandi classici: dai tortiglioni alla genovese alle casarecce al forno, solo per citarne alcuni. A fare da contraltare i vini di casa Frescobaldi. Insomma un matrimonio in tavola che funziona e fa ben sperare per il futuro del brand.

La serata di pasta Tirrena al Teatro del Sale – © Raffaella Galamini

Il progetto Tirrena e tenuta Castiglioni

Ma come nasce l’idea di pasta Tirrena e perché il “terroir” così spesso protagonista nel bicchiere, conta pure nel piatto? I valori in cui si riconosce la produzione vinicola della celebre casata fiorentina oggi appartengono pure al mondo della pasta.

Tirrena nasce nella tenuta Castiglioni, la più antica e storica delle proprietà di Frescobaldi. Non importa il formato, il territorio si esprime attraverso i grani antichi di varietà Cappelli, Khorasan ed Evoldur.

“Abbiamo sempre coltivato grano nella Tenuta Castiglioni. Montespertoli fin dall’antichità è sempre stato conosciuto come il granaio di Firenze. Dopo l’esperienza dell’olio Laudemio abbiamo deciso di dedicarci alla produzione di pasta di alta qualità anche alla luce della grande espansione che il settore dell’alta gastronomia ha avuto” spiega Matteo Frescobaldi, brand manager di Laudemio e marketing manager di Tirrena.

Matteo Frescobaldi e Giulio Picchi

Una pasta Made in Tuscany al 100%

La scelta di produrre pasta di alta qualità con il grano della Tenuta Castiglioni nella realtà agricola della Val di Pesa è al centro del nuovo progetto. “Il grano viene raccolto e poi inviato al mulino Borgioli a Calenzano e dopo la molitura passa al pastificio artigiano Fabbri a Strada in Chianti. Siamo di fronte a una filiera davvero molto corta, sono 20 più o meno i chilometri di distanza, ma si punta soprattutto a valorizzare le eccellenze locali” sottolinea Matteo Frescobaldi.

Un prodotto, espressione del territorio, che sempre più è destinato a conquistare i gourmet di tutto il mondo. Tra gli appuntamenti, a livello internazionale, il più atteso è il Summer Fancy Food Show il prossimo mese a New York: vero e proprio trampolino di lancio per la conquista dei mercati esteri.

I più popolari su intoscana