Quattro notti di studio e poi la scoperta dell’Osservatorio astronomico dell’Università di Siena: c’è un piccolo satellite che accompagna nel suo viaggio nello spazio l’asteroide 2680 Mateo. Il corpo celeste è stato osservato dal direttore Alessandro Marchini ed ufficializzato dal Central Bureau for Astronomical Telegrams.
Cinque telescopi di un team internazionale puntati tra ottobre e dicembre dello scorso anno hanno infatti scoperto che l’asteroide 2680 Mateo è in realtà un sistema binario. L’asteroide si muove tra le orbite di Marte e di Giove, è grande 6,5 km e orbita intorno al Sole in 3 anni e 9 mesi.
I ricercatori del team di Siena hanno hanno potuto prima determinare, grazie ad alcune particolari anomalie luminose, la presenza di un piccolo corpo che accompagna il corpo celeste nel suo viaggio intorno al Sole: un satellite di 2,4 chilometri di grandezza che orbita intorno al corpo principale in 53 ore e 12 minuti.
2680 Mateo è il ventiquattresimo asteroide binario scoperto dal direttore dell’osservatorio, Alessandro Marchini. Insieme a Riccardo Papini, utilizzando da remoto il telescopio del Dipartimento e spingendolo al limite delle sue possibilità, gli studiosi hanno osservato l’oggetto per quattro notti, tra il 31 ottobre e l’11 novembre, ottenendo dati determinanti per la scoperta.
Il risultato è stato annunciato l’8 gennaio con il telegramma elettronico 5490 da parte della collaborazione internazionale BinAst (Photometric Survey for Asynchronous Binary Asteroids), coordinata dal ceco Petr Pravec. Oltre al telescopio senese, unico italiano e il più piccolo tra quelli coinvolti, hanno partecipato alla scoperta osservatori astronomici negli Usa, in Australia, e in Serbia.