“Nel cuore delle cose” questo il titolo della rassegna organizzata per il 2023 dal Teatro delle Arti di Lastra a Signa gestito dalla compagnia professionista Teatro popolare d’arte.
Il teatro è riconosciuto per il terzo triennio come residenza creativa della Regione Toscana, che sostiene anche il progetto della compagnia “Il teatro del mare”, esperienza di teatro carcere di portata nazionale, realizzata nell’Isola di Gorgona.
Dopo più di 10 anni di lavoro si conferma con otre 9000 spettatori nel 2022, 50 aperture di sipario e 30 iniziative a ingresso libero, il più importante presidio culturale dell‘area metropolitana di Firenze Ovest, fortemente sostenuto dall’Amministrazione comunale di Lastra a Signa.
“I numeri sono confortanti – dice il direttore artistico Gianfranco Pedullà – perché testimoniano un trend che, se prosegue, supererà i dati prepandemia del 2019. La stagione 2023 vuole incrementare questi dati positivi e fare ancora proposte che stanno ‘nel cuore delle cose’ in quanto, il teatro è uno dei pochi strumenti capaci di aprire al futuro, per guardare oltre la crisi senza infingimenti e senza alibi. Il teatro deve – oggi più che mai – stare dentro le cose essenziali che riguardano tutti: gli attori e gli spettatori”.
Nasce l’idea di sviluppare al Teatro delle Arti un’identità e un modo di operare di tipo europeo al servizio del pubblico, aperto dalla mattina alla sera con proposte caratterizzate dal superamento dei generi tradizionali dello spettacolo dal vivo.
Il Teatro delle Arti diventa così un centro culturale contemporaneo con un programma che si muove tra i classici, la drammaturgia contemporanea, la danza e la musica e sovverte l’idea di periferia in area metropolitana.
Il Teatro per il 2023 proporrà produzioni originali realizzate dal Teatro popolare d’arte, dalla Compagnia degli Istanti e dalle compagnie in transito, insieme alle attività formative, le mostre, le conferenze. In un continuo scambio fra proposta di spettacolo dal vivo e il territorio.
Il programma degli spettacoli del 2023
Si punta così sulla eccellenza artistica di nomi come Virgilio Sieni (Satiri, 3/2), ma anche sull’esperienza di tutto pubblico con spettacoli come la Nuova Barberia Carloni del Teatro Necessario per i ragazzi e le famiglie (17/2).
Si punta sul pensiero creativo di nuove produzioni: apre il 2023 la fortunata pièce con Gaia Nanni, l’attrice fiorentina dai mille volti prestati al teatro e al cinema, che si cimenta in una sua interpretazione de Gli ultimi saranno ultimi, il monologo di Massimiliano Bruno già interpretato dalla Cortellesi.
Uno spettacolo che ha girato la Toscana e non solo, nato nella fucina creativa del Teatro popolare d’arte con la regia di Gianfranco Pedullà, sarà il 13 gennaio al Teatro delle Arti, dove è nato.
Un’altra produzione di successo è Fiabe Jazz che ha debuttato al Festival Jazz di Roma, uno spettacolo per famiglie all’insegna della contaminazione (20/1).
Terza produzione in programma Edda. Ascesa e caduta di una figlia ribelle. Al suo debutto il 17 marzo (repliche 4, 11, 25/3), la primogenita del Duce, donna di mondo e icona di stile, raccontata nelle sue contraddizioni dall’attrice Chiara Migliorini.
La stagione prosegue oltre i generi con l’omaggio a Lucio Dalla tra musica e poesia, nello spettacolo concerto Piazza Grande si brinda a mezzanotte per festeggiare quel 4 marzo 1921, compleanno del cantautore (3/3).
Presenti le nuove proposte teatrali contemporanee nel collettivo romano Gruppo della Creta promotore di un teatro collaborativo, che in La regola dei giochi propone due pièce che ruotano intorno al tema della guerra e della solitudine (10/3).
O il collettivo toscano La Macchina del suono con artisti che creano musica, teatro immagini, presenta Occidente solitario testo del premio Oscar Martin McDonagh.
Non mancano le ricorrenze come lo spettacolo Norma dedicato alla partigiana Norma Parenti nel Giorno della Memoria (27/1).
Mentre la danza dialoga con le tradizioni popolari in Terra mia spettacolo in cui la Compagnia degli Istanti coinvolgerà anche gli abitanti di Lastra a Signa nella messa in scena. (31/3).