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Il “tartufo per la pace” alla giornalista Stefania Battistini, inviata di guerra in Ucraina

La cerimonia a San Giovanni d’Asso. Un riconoscimento per il suo lavoro di informazione sul campo: è stata anche inserita nella lista delle persone ricercate dal ministero degli Interni russo

Gabriele Forti Photographer

Il “Tartufo per la Pace 2024” è stato assegnato alla giornalista Stefania Battistini, inviata di guerra della Rai in Ucraina per il Tg1. La motivazione:  “Con gratitudine e ammirazione per la professionalità, il coraggio e la tenacia nel raccontare dai canali Rai eventi che segnano il destino di milioni di persone informando il mondo dal fronte della guerra in Ucraina con sensibilità, precisione, sprezzo del pericolo”.

Stefania Battistini ha infatti raccontato dai luoghi di guerra le bombe e i drammi delle città, delle donne e dagli uomini coinvolti. Passata da zone di conflitto come il Kurdistan e la Siria, si è trovata più volte in situazioni di pericolo, anche estremo: è stata inserita nella lista delle persone ricercate da parte del ministero degli Interni russo e il Servizio federale per la sicurezza della Federazione Russa ha aperto un procedimento contro di lei e i giornalisti di altre nazionalità al seguito delle truppe ucraine nella regione di Kursk.

Alla cerimonia di consegna – all’interno della mostra mercato del tartufo bianco delle crete senese, a San Giovanni d’Asso –  hanno partecipato il sindaco di Montalcino, il senatore Silvio Franceschelli, il vicesindaco Angelo Braconi, il presidente della Municipalità di San Giovanni d’Asso, Angelo Cosseddu, che ha consegnato la targa del premio internazionale e il portavoce dell’Associazione Tartufai Senesi, Filippo Carloni, che ha donato il tartufo trovato nell’ultima ‘cerca’ nelle campagne senesi. Presente anche la vicepresidente della regione Stefania Saccardi.

“Penso che ci sia bisogno di tornare alle radici delle leggi che hanno prodotto il diritto internazionale – ha detto una Stefania Battistini visibilmente commossa – Pace non vuole dire la resa di un altro popolo, vuole dire rispetto, coesistenza, vuol dire trovare un modo comune di vivere. Dobbiamo smettere di polarizzare le opinioni, bisogna provare a immedesimarsi nell’altro. Dobbiamo trovare un territorio comune. Credo che avremmo maggiore di un maggiore sforzo diplomatico. Vi ringrazio per questo bellissimo premio”.

“Una scelta molto bella, quella di assegnare il premio a Stefania Battistini – ha concluso Stefania Saccardi, vicepresidente della Regione Toscana”. Propio il 16 novembre, continua “abbiamo inaugurato al Teatro del Maggio Musicale la Settimana della Toscana delle Donne. Dove abbiamo premiato una ciclista afgana, fuggita mentre gli americani lasciavano il Paese, ci siamo tutti commossi. Era una storia di affermazione dei propri diritti, una storia di libertà. Ci sono delle similitudini. Oggi abbiamo qui una donna che combatte per la verità che collega la pace alla difesa dei diritti di un popolo”.

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