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Il San Luca di Lorenzetti torna a Pienza: il Comune acquista l’opera ritrovata

Dopo quasi cento anni individuata la piccola tavola triangolare a fondo oro: era una delle due cuspidi del Polittico di Monticchiello poi smembrato. Verrà posizionata nel Museo Diocesano di Palazzo Borgia e sarà presto al centro di una mostra

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Il Comune di Pienza, grazie a due sponsor privati, compra e riporta nella città rinascimentale di Papa Pio II un’opera considerata persa: si tratta del “San Luca” di Pietro Lorenzetti (Siena, documentato dal 1306 al 1345), uno dei grandi maestri della pittura senese del Trecento. È una piccola tavola triangolare a fondo oro, raffigurante l’evangelista a mezzo busto, ed era una delle due cuspidi del Polittico di Monticchiello poi smembrato e probabilmente sottratto dalle truppe napoleoniche .

Il ritrovamento e l’acquisto è stato presentato a Firenze, in occasione della Biennale internazionale dell’Antiquariato. Si erano erano perse le tracce dell’opera da quasi un secolo, quando appartenne a Raimond van Marle (1887-1936), storico dell’arte olandese che visse a Perugia. Il rientro a casa avverà presto: la tavola verrà posizionata nel Museo Diocesano di Palazzo Borgia, vicino alla Madonna col Bambino che faceva parte di quella stessa antica pala d’altare. Inoltre, l’opera sarà nel prossimo biennio al centro di una mostra dedicata a Pietro Lorenzetti.

Soddisfatto il sindaco Manolo Garosi: “Non è solo un’opera d’arte, di straordinario valore a rientrare nel nostro patrimonio, ma è un pezzo importante della nostra storia e cultura che serve a consolidare un’armonia a cui tendiamo sempre, proprio in quanto eredi di un ineguagliabile messaggio di pace”.

“La comunità gioisce per un risultato insperato raggiunto grazie alla collaborazione di enti pubblici e privati”, spiega Giampietro Colombini, presidente della Fondazione San Carlo Borromeo. L’acquisto è stato infatti fatto con bando di sponsorizzazione superiore ai 120.000 euro e con intervento di due sponsor, Distribuzione Italia e Fabbrica-Pienza. L’opera è stata acquistata da una galleria di via Maggio a Firenze.

Ad individuare sul mercato antiquario il San Luca di Pietro Lorenzetti e a segnalarlo al Comune di Pienza è stato il professor Gabriele Fattorini, Direttore del Museo Diocesano pientino, docente all’Università di Firenze.  Prezioso il contributo della storica dell’arte Machtelt Brüggen Israëls, docente all’ateneo di Amsterdam che per prima ha proposto una ricostruzione del Polittico. La tavola, dice, “accresce gli elementi noti del Polittico di Monticchiello di cui era parte. La sua ricostruzione è un giallo che spazia dal territorio pientino nel 1315 alla Pisa dell”800, ricca di collezionisti e restauratori per concludersi, per il momento, a Firenze”.

Della pala smembrata si sa che via da Pienza ci sono, quanto meno, un terzetto di Santi al Museo Horne di Firenze, una Sant’Agata nel Musée de Tessé di Le Mans, in Francia, mentre un’altra cuspide nota appartenne allo storico dell’arte Bernard Berenson e è a Villa I Tatti, sua residenza a Firenze oggi di proprietà dell’Università di Harvard.

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