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Il ritorno del Politeama Educational tra grandi autori e teatro civile

Un programma rivolto a bambini, ragazzi e scuole. L’annuncio di Cristina Manetti: “La Regione Toscana al lavoro per entrare nella Fondazione”

Una tazza di mare in tempesta – foto di Lucia Baldini

Quaranta appuntamenti e cinque rassegne: sono numeri da far girar la testa quelli del Politema Educational. La manifestazione si presenta ai blocchi di partenza, pronta a sperimentare nuovi linguaggi e a portare in scena grandi autori e nomi illustri del teatro civile: Viola Graziosi, Ottavia Piccolo, Moni Ovadia e Aldo Cazzullo.

Annunciata inoltre una nuova coproduzione con il Tpo e Jane Eyre, Roberto Abbiati punta su Moby Dick. Torna “La farmacia delle parole” di Livia Gionfrida con Nadia Terranova, Vera Gheno e Giulia Blasi.

Sui manifesti campeggia “Il pensatore di Rodin” che si affaccia dalla cupola apribile del Nervi frammentandosi in tanti elementi pixellati: un’acuta metafora del mondo classico investito dalla comunicazione digitale. Un filo ideale che unisce la stagione principale del Politeama Pratese a quella per i bambini, i ragazzi e le scuole.

Il cartellone Politeama Educational, il primo della Fondazione Politeama Pratese nata a maggio, è stato presentato dalla presidente Beatrice Magnolfi insieme alla sindaca di Prato Ilaria Bugetti e alla Capo di Gabinetto della Regione Toscana Cristina Manetti. Durante la conferenza stampa è stato annunciato il futuro ingresso della Regione Toscana nella Fondazione Politeama Pratese.

Beatrice Magnolfi con il cartellone Educational – foto di Gianni Attalmi

Il teatro e il pubblico di domani

Beatrice Magnolfi ha ricordato che “il teatro serve tantissimo alle nuove generazioni e al teatro serve il pubblico di domani, che va preso per mano e accompagnato nella sua magia, con un linguaggio estremamente popolare, accessibile e profondo”.

Da qui la scelta per il terzo anno consecutivo di affiancare al cartellone principale il Politeama Educational proponendo contenuti civili, sociali ed educativi. “Un teatro che possa dirsi tale deve sentire l’urgenza di creare nuovo pubblico, attuare un continuo ricambio delle presenze, soprattutto un teatro come il nostro che ha radici così profonde in città. Cinque rassegne, ognuna dedicata a una fascia di età o una tematica, avvalendosi di preziose collaborazioni e energie perché questo deve fare un teatro: fare rete” sottolinea la presidente.

Una rete dei teatri da far crescere

La sindaca di Prato Ilaria Bugetti sottolinea come il fatto che “il Politeama Pratese sia ora Fondazione rappresenta il presupposto necessario per andare a costituire quella rete dei teatri che ci fa crescere: nella nostra città abbiamo realtà complementari, ognuna con la sua peculiarità, che formano un unicum in Toscana, dalle piccole realtà fino ai grandi teatri. L’idea di far entrare sempre più in teatro i bambini e le bambine, i ragazzi e le ragazze, è una delle vie principali per far crescere una comunità“.

Cristina Manetti, Beatrice Magnolfi, Ilaria Bugetti – foto di Gianni Attalmi

La Regione al fianco del Politeama

Cristina Manetti, capo di gabinetto della Regione Toscana, ha sottolineato come “la presidente Beatrice Magnolfi ha fatto un lavoro straordinario, ha dato una prospettiva nuova a questo teatro attraverso la forma della Fondazione: questo permetterà di aprire il bacino a nuove possibilità. La Regione entrerà infatti nella Fondazione Politeama Pratese: ci sta lavorando il presidente Eugenio Giani che ha la delega alla cultura. In questo nuovo corso saremo a fianco del teatro“.

Aldo Cazzullo e Moni Ovadia

Oltre 40 tra matinée e pomeridiane

Oltre 40 appuntamenti fra recite matinée per le scuole e quelle pomeridiane rivolte alle famiglie, cinque rassegne, tante collaborazioni con compagnie e realtà del territorio (Teatro Metropopolare, compagnia Tpo, Spazio Teatrale Allincontro, Zera Teatro), grandi autori e interpreti sulla scena (Luciano Violante, Viola Graziosi, Stefano Massini, Ottavia Piccolo, Moni Ovadia, Aldo Cazzullo).

Scendendo nel dettaglio Melville, Charlotte Brontë, Charles Dickens, Pirandello, il mito classico con Clitemnestra, Roald Dahl, Margaret Atwood e il “libro dei libri” per eccellenza, la Bibbia raccontata a due voci da Aldo Cazzullo e Moni Ovadia ne Il romanzo della Bibbia (una new entry anche nella stagione di prosa principale) proposto in orario serale (29 aprile) e nella fascia matinée per le scuole (30 aprile).

I capolavori dietro e davanti le quinte

Fra le novità l’ampliamento dell’offerta formativa estesa anche alle ultime due classi della primaria per uno dei titoli più attesi del ciclo Capolavori dietro le quinte. Un format che va alla scoperta dei capolavori della letteratura italiana e straniera con una modalità di teatro interattivo e immersivo per un linguaggio più accattivante nei confronti delle giovani generazioni.

Una tazza di mare in tempesta con Roberto Abbiati per salire a bordo del Moby Dick di Melville (29-30 gennaio), la rinnovata sinergia fra Politeama e Compagnia Tpo per una versione inedita del romanzo di Charlotte Brontë, Jane Eyre (3-7 febbraio, 17-21 febbraio) per le scuole superiori, secondo la formula già collaudata dell’azione teatrale itinerante e dell’uso delle cuffie audio “silent system”.

Luigi Pirandello: l’autore di Uno, nessuno e centomila ispirerà uno spettacolo di stand-up comedy (scuole medie e superiori), Centomila (2-3 dicembre) interpretato da Massimo Bonechi in un nuovo allestimento di Spazio Teatro Allincontro.

Il racconto dell’ancella di Viola Graziosi foto di Pino Le Pera

La rassegna Un mondo migliore per le scuole medie e superiori affronta temi di rilevanza storica e civile: dalla condizione femminile ne Il racconto dell’ancella con Viola Graziosi, regia di Graziano Piazza, che prende spunto dal romanzo distopico di Margaret Atwood nella Giornata internazionale contro la violenza sulle donne (25 novembre) a Matteotti (anatomia di un fascismo) scritto da Stefano Massini con l’interpretazione di Ottavia Piccolo (21 gennaio), aspettando il Giorno della memoria. D

Clitemnestra (7 marzo), di cui si fa potente interprete sempre Viola Graziosi su un testo scritto dall’ex presidente della Camera Luciano Violante.

Le proposte per i più piccoli

Ai più piccoli sono dedicati settembre e ottobre con il ritorno di Avanguardie a cura di Teatro Metropopolare: il ciclo di laboratori – spettacolo condotti da Giulia Aiazzi, direzione artistica di Livia Gionfrida. Quest’anno c’è il grande scrittore per l’infanzia Roald Dahl con le sue magiche e avventurose storie (prossimi appuntamenti, 14, 21 e 28 ottobre).

Prima a teatro, la rassegna per piccoli spettatori che prendono posto direttamente sul palcoscenico conta sei appuntamenti pomeridiani per accompagnare i bimbi nel regno della natura caro a Bruno Munari con Albero di Drammatico Vegetale – Ravenna Teatro (5-6 ottobre), per danzare sulle ali della fantasia e vincere le paure con Tana della Compagnia Tpo (12-13 ottobre), per esplorare il proprio vissuto di emozioni attraverso giochi di isole e specchi con Arcipelago (19-20 ottobre).

Famiglie a teatro anche durante le feste di Natale, con due titoli da non perdere: A Christmas Carol. Il musical con Roberto Ciufoli (27 dicembre) e, nel giorno di Befana, Bruno lo zozzo e il Megapanettonesauro tratto dal libro di Simone Frasca.

La farmacia delle parole e il carcere La Dogaia

A ribadire la funzione sociale del teatro e la sua forza di aggregazione e di identificazione di una comunità, la rassegna La farmacia delle parole diretta dalla regista Livia Gionfrida, anima di Teatro Metropopolare, che incontra tre interpreti del nostro tempo, sempre dalla parte dei diritti civili: Nadia Terranova (24 ottobre), Vera Gheno (20 novembre), Giulia Blasi (5 dicembre).

Tre incontri sostenuti dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Prato che creeranno un filo fra il pubblico detenuto della casa circondariale “La Dogaia” – dove Metropopolare lavora da 16 anni con un progetto di residenza artistica – e il pubblico esterno del Politeama.

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