L’importanza di investire in sistemi resilienti di Protezione civile a livello europeo e il ruolo essenziale della cooperazione tra le Regioni per la gestione, prevenzione e risposta delle catastrofi, unitamente all’importanza di migliorare l’accesso ai fondi, ma anche il fenomeno delle “isole di plastica”, preoccupante anche davanti alle coste toscane, con le iniziative che l’Europa può mettere in campo.
Sono alcune delle tematiche affrontate dal presidente della Regione Toscana Eugenio Giani a Bruxelles, dove è in corso la Settimana europea delle Regioni e delle Città, nell’ambito della quale ha incontrato Hans Das, vice direttore generale della DG ECHO della Commissione europea (Direzione generale per la Protezione civile e le operazioni di aiuto umanitario europee della CE).
Giani: “I cambiamenti climatici rendono centrale il ruolo delle Regioni”
Il presidente durante una visita alla centrale operativa del Centro ERCC (Centro di coordinamento della risposta alle emergenze) della Commissione europea ha avuto modo di discutere riguardo alle necessità che i territori si trovano a fronteggiare nei momenti di calamità naturale, come quelli che ha attraversato la Toscana lo scorso anno e anche nelle recenti settimane.
“I cambiamenti climatici in atto rendono centrale il ruolo delle Regioni nello scenario futuro della protezione civile europea – ha detto Giani – la Toscana attribuisce un ruolo centrale al sistema di Protezione civile. Il nostro è un territorio vulnerabile dal punto di vista del rischio idrogeologico, sismico e del rischio incendi. I cambiamenti climatici ci impongono di dare alla Protezione civile un ruolo sempre meno ‘straordinario’ ma sempre più ‘ordinario’, per questo ci siamo dotati di sistemi tecnologici sempre più all’avanguardia, di personale altamente qualificato, in rapporto con le organizzazioni di volontariato specializzato, che sono una peculiarità della nostra regione. Siamo abituati a prestare aiuto anche fuori dai confini nazionali intervenendo in contesti calamitosi con le nostre colonne mobili e per questo è importante un coordinamento europeo capace di gestire questa rete di cooperazione. La Toscana sta lavorando sull’implementazione di team medici integrati col sistema di protezione civile. Questa è la nuova frontiera che farà fare un salto di qualità a tutto il sistema”.
L’ospedale da campo EMT2 Toscana: avanguardia europea
“È necessario però – ha concluso Giani – che ove si manifestino eventi calamitosi che purtroppo sono più frequenti e di cui abbiamo fatto esperienza anche di recente in Toscana, l’intervento dell’Europa sia più tempestivo nell’intercettare le necessità dei territori colpiti. Da qui l’importanza di migliorare l’accesso ai fondi, con tempistiche più rapide ed esemplificazione delle procedure”.
Durante l’incontro, come esempio di avanguardia nella gestione delle emergenze a livello europeo, è stato citato anche l’ospedale da campo EMT2 Toscana, un posto medico avanzato con chirurgia da impiegare in ambito nazionale e internazionale che ha ricevuto di recente la certificazione finale del WHO (World Health Organization) e il riconoscimento dalla Commissione europea.
Dal vice direttore della DG ECHO è arrivato il plauso alla Toscana anche per quanto riguarda la cooperazione medica a seguito della guerra in Ucraina che di recente ha visto l’accordo per una scambio formativo tra l’AOU Meyer e l’ospedale pediatrico di Kyiv.