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Il presidente Eugenio Giani in visita al Punto di intervento rapido di Torregalli: “Risultato positivo”

Il Pir è una struttura pensata per alleggerire il carico del pronto soccorso, ha tempi velocissimi, con lo svolgimento di tutti gli esami necessari e la consulenza a volte di specialisti in tempo reale

Giovedì 6 febbraio 2025 il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani e l’assessore alla salute Simone Bezzini hanno visitato il Punto di intervento rapido attivo presso l’ospedale San Giovanni di Dio a Torregalli, grazie a una sperimentazione che proseguirà fino a giugno, tra Firenze e Scandicci. Ad accompagnarli nella visita il direttore della Asl Valerio Mari.

Un paziente su cinque a Torregalli, al momento del triage è stato dirottato al Pir: un ventina di casi in media al giorno, presi in carico da un medico di medicina generale e da un infermiere professionista, sette giorni su sette alla setttimana dalle 8 la mattina alle 20 la sera.

Il Pir è una struttura pensata per alleggerire il carico del pronto soccorso, ha tempi velocissimi, con lo svolgimento di tutti gli esami necessari e la consulenza a volte di specialisti in tempo reale o la prenotazione di una successiva visita.

“Dalla sperimentazione dei Pir sta emergendo un risultato positivo – commenta il presidente della Toscana, Eugenio Giani -. Abbiamo pensato queste strutture con l’intento di diminuire l’affollamento dei Pronto soccorso e, conclusa la sperimentazione, intediamo esportare le esperienze che stiamo testando, con tre modelli diversi, in tutta la Toscana”. “A Torregalli in particolare – annota Giani – , dove siamo stati oggi e dove il Punto di intervento rapido sorge di fianco al Pronto Soccorso, possiamo toccare con mano come situazioni di minore emergenza possono essere gestite piena sicurezza e con tempi ridotti in questi nuovi ambulatori dove abbiamo arruolato medici di base e infermieri professionali”. Un’occasione e una sfida per i primi, che si riappropriano così anche dell’aspetto clinico e diagnostico della professione. “Un momento pure di formazione – aggiunge il presidente – con benefici per tutti: per i pazienti che evitano lunghe attese, per la continuità assistenziale e per il sistema sanitario nel suo complesso”.

“Naturalmente – si sofferma Giani – continueremo ad investire anche sui pronto soccorsi, per renderli sempre più efficienti, moderni, tecnologici e capienti. Al San Giovanni di Dio di Torregalli, tra Firenze e Scandicci, investiremo 32 milioni di euro per demolire gli attuali locali e creare spazi nuovi”.

“I primi risultati del Pir sono incoraggianti – ha detto l’assessore al diritto alla salute, Simone Bezzini -. Come per tutte le sperimentazioni li stiamo seguendo e stiamo facendo anche degli aggiustamenti in itinere là dove necessario. Il Pir è uno di quei servizi che si costruisce molto sul campo e che si evolve con la formazione continua dei professionisti”. “C’è una buona sinergia anche con i medici di medicina generale – aggiunge – e stiamo ragionando di estendere il ventaglio di situazioni di lieve entità per le quali ci si può rivolgere in piena sicurezza al Pir di Torregalli, un servizio che è apprezzato dai professionisti e dagli utenti”

Le prestazioni che vengono effettuate al Pir del San Giovanni di Dio sono attualmente di piccola traumatologia, medicazione, piccole ferite alle dita ma anche esami con elettrocardiogramma in seguito ad attacco di panico, dolore o aritmia che necessitano di accertamenti ulteriori.

In assenza di particolari esenzioni o accessi a seguito di traumi o intossicazioni si paga un ticket di 25 euro, come sarebbe successo anche al Pronto soccorso.

Tra Torregalli, la casa della salute alle Piagge a Firenze, la Casa di Comunità di Sovigliana e Vinci a Empoli, la Casa dei comunità Prato Est, la Casa di comunità Il Ceppo a Pistoia e l’ospedale Serristori a Figline sono una sessantina i medici di medicina generale coinvolti nel progetto e che si alternano in un turno la mattina e uno al pomeriggio.

PIR a Torregalli
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