Dopo 89 giorni di chiusura martedì 2 febbraio riapre il museo Galileo di Firenze proponendo visite guidate gratuite per piccoli gruppi. Dal martedì al venerdì tornano visibili le collezioni di strumenti scientifici dei Medici e ai telescopi di Galileo Galilei.
Dal 2 febbraio, inoltre, sarà possibile partecipare gratuitamente a visite guidate scegliendo tra tre diversi orari: 11, 15 e 16.30. La visita riguarderà la collezione di preziosi strumenti scientifici raccolti dai Granduchi di Toscana della dinastia dei Medici, tra cui gli unici telescopi originali di Galileo esistenti al mondo. Il percorso proseguirà poi nell’area didattica, dove gli operatori museali proporranno dimostrazioni di esperienze scientifiche utilizzando repliche degli strumenti antichi. È richiesta la prenotazione.
“È un’occasione importante – spiega Filippo Camerota, vice direttore e responsabile delle collezioni – che permette di mantenere vivo il rapporto tra il museo e la città, stimolando, attraverso la cultura, la ripresa di attività sociali oggi fortemente compromesse dalle restrizioni dell’emergenza sanitaria”.
Come nasce il Museo Galileo
Il Museo Galileo deve la sua nascita a Cosimo I de Medici grande appassionato e collezionista di oggetti e strumenti scientifici. Fu poi Ferdinando I nel 1600 a creare lo “Stanzino delle matematiche” a Palazzo vecchio che conteneva anche la preziosa sfera armillare costruita da Antonio Santucci.
Nel 1775 il Granduca Pietro Leopoldo di Lorena fondò poi il Reale Museo di Fisica e Storia Naturale a Palazzo Torrigiani dove attualmente si trova il Museo della Specola. Nel 1929 a Firenze fu organizzata la prima Esposizione Nazionale di Storia della Scienza e poco dopo nel 1930 fu creato l’Istituto di Storia della Scienza a Palazzo Castellani sede attuale del Museo a cui L’Università di Firenze affido le collezioni mediceo-lorenesi.