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Il mondo lento e antico degli anziani della Garfagnana negli scatti di Tommaso Teora

Fino al 24 gennaio a Palazzo Bastogi a Firenze sarà aperta l’esposizione fotografica “Mi siedo, mi riposo e penso…” di Tommaso Teora

“Mi siedo, mi riposo e penso…” è questo il titolo della mostra fotografica di Tommaso Teora, aperta fino al 24 gennaio nello spazio espositivo di Palazzo Bastogi (via Cavour, 18, a Firenze).

Tommaso Teora è un’artista e fotografo dell’immagine che non finisce mai di stupire con le sue tematiche e i soggetti che colpiscono immediatamente l’attenzione e l’interesse del visitatore.

Una mostra che è un inno al vivere lento e sereno, attraverso tre pose, il sedersi, il riposare e il pensare, rivoluzionarie in un’epoca presa sempre più dalla frenesia del vivere, del correre sfrenato, del desiderio di cambiare continuamente, per poi trovarsi stremati e delusi.

Sono intervenuti all’inaugurazione il presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo, il consigliere regionale Mario Puppa, l’art director Gigi Lusini e l’esperto nelle attività di catalogazione e promozione dei musei Cristoforo Ravera, oltre all’autore Tommaso Teora. 

“Una mostra molto bella che affonda le sue radici nella memoria della Garfagnana – ha detto Antonio Mazzeo presidente del Consiglio regionale- con i volti, gli sguardi, la capacità di saper raccontare l’identità di un territorio. La storia di tante persone è qualcosa di unico e riuscire a fermare l’attimo in uno scatto è qualcosa di speciale. Oggi apriamo la mostra in uno dei nostri spazi più belli, le sale di palazzo Bastogi, e ospitiamo uno dei territori più belli della nostra regione: la Garfagnana. L’idea di lentezza appartiene alla sapienza contadina di terre come la Garfagnana. Una lentezza che ci mette in sintonia con i ritmi della natura, delle stagioni, di un tempo che si misura in mesi ed anni piuttosto che in secondi e minuti.”

“Un mondo che è scomparso e grazie alle foto di Teora rivediamo più generazioni che hanno fatto il passaggio dalla civiltà contadina a quella industrialeha detto Cristoforo Ravera esperto in catalogazione e promozione dei musei – e la Garfagnana è un contenitore stupefacente di questi personaggi e alcuni di loro vivono ancora oggi. Tante storie e tanti luoghi, la montagna è un contenitore ideale per racchiudere questo mondo, grazie alla barriera delle Apuane e dell’Appennino, dove si è potuto conservare al meglio usi, costumi e tradizioni.

I personaggi delle sue fotografie, sempre contraddistinti da una grande dignità, sono colti nella loro realtà quotidiana senza preavviso per cui ancora più veri e onesti. L’autore ha saputo approcciarsi ai soggetti con rispetto e sensibilità, senza creare imbarazzi o timori che avrebbero alterato la spontaneità e l’atmosfera serena che invece si respira leggendo le immagini.”

“Direi che questa esposizione racconta un’occasione persa perché gli anziani sono ad aspettare che i giovani gli chiedano qualcosa – ha dichiarato l’art director Gigi Luisini – e invece i giovani non chiedono più niente, perché non hanno più speranze. Siamo di fronte ad un potenziale umano non sfruttato, gli anziani hanno tutto, hanno vissuto, combattuto e vinto le loro battaglie. Hanno un mondo ricco di cose da raccontare, ma non sanno più a chi dirle, i giovani di adesso pensano ad altro e non guardano più alle vecchie generazioni per comprendere la loro storia e guardare al futuro. Un ringraziamento a Tommaso Teora per l’occasione che ci dai con le tue serene e avvincenti immagini. Un invito piacevole per gli occhi e per la Mente.”

“Una mostra che rappresenta gli anziani che sono a sedere e pensano, che riflettono sempre sulla storia e sul passato –ha concluso il fotografo Tommaso Teora – e in queste opere ci sono 43 anni di lavoro, c’è la vita della Garfagnana, la zona dove sono nato. In queste foto si vede molto bene i cambiamenti avvenuti nella società e nelle persone in questi anni, dal 1980 fino ai nostri giorni.”

Tommaso Teora nasce a Castelnuovo di Garfagnana nel 1941, dove abita tuttora. Appassionato di fotografia, acquista la sua prima macchina fotografica a Milano nel 1960, durante un periodo di lavoro. Da allora inizia a immortalare ciò che cattura il suo interesse.

Nel 1980 entra a far parte del Circolo Fotocine Garfagnana, utilizzando la sua amata Pentax K1000, con cui realizza scatti in bianco e nero e soprattutto diapositive.

Profondo conoscitore della Garfagnana, Tommaso inizia a fotografare gli anziani del territorio, instaurando con loro un rapporto empatico e sincero.

Tra il 2022 e il 2024 presenta le mostre “Mi siedo, mi riposo e penso…” (prima e seconda parte), da cui nasce l’esposizione attualmente a Firenze.

Parallelamente, dal 2010 raccoglie testimonianze di persone che hanno vissuto la Seconda Guerra Mondiale, pubblicando tre volumi: Racconti di Guerra Vissuta (2014), Storie di Guerra Vissuta (2016) e Memorie di Guerra Vissuta (2019).

Nel 2021 ha pubblicato il libro fotografico “25 anni fa – Alluvione Versilia e Garfagnana”.

Informazioni sull’evento:

  • Quandodal 16 Gennaio 2025 al 24 Gennaio 2025
  • DovePalazzo Bastogi, via Cavour, 18, Firenze (Firenze) Indicazioni
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