Lunedì 28 giugno il ministro della Salute, Roberto Speranza ha visitato a Prato e a Firenze alcuni centri vaccinali e strutture sanitarie della Toscana.
La mattina, alle ore 9.30, il ministro è andato al Centro Pegaso di Prato (ex Creaf, in via Galcianese 34). A seguire si è recato all‘ospedale “Santo Stefano” di Prato, in via Suor Niccolina Infermiera 20/22.
La visita del ministro è proseguita presso l’hub allestito nei locali della Casa della Salute, in località Le Piagge (via dell’Osteria 18) e al Centro di cure intermedie di Villa Donatello (angolo fra Piazzale Donatello e viale Giacomo Matteotti), a Firenze.
“Oggi è un giorno bello perché tutto il nostro Paese da oggi è in area bianca e possiamo permetterci qualche libertà in più, – ha dichiarato il ministro Speranza – ma dobbiamo continuare sulla strada della prudenza e della cautela perché la battaglia non è ancora vinta, il virus circola ancora in maniera significativa, siamo molto attenti con le varianti e a quello che sta accadendo in altri paesi in Europa e nel mondo, quindi è giusto continuare con questo percorso di gradualità facendo un passo alla volta ma con grandissima attenzione. Le mascherine, su cui da oggi facciamo un piccolo passo all’aperto, sono e restano un elemento fondamentale della nostra strategia. Le mascherine sono e restano un elemento essenziale per combattere il Covid”.
La campagna vaccinale
Contro il Covid “siamo più forti, abbiamo un’arma in più, e l’arma è quella del vaccino” e “nella giornata di oggi con tutta probabilità l’Italia supererà 50 milioni di dosi somministrate. E’ un dato molto rilevante e quando spieghiamo che l’Italia è tutta in bianco dobbiamo farlo a partire da questa campagna di vaccinazione, quindi insistere perché anche con le varianti la vera arma che noi abbiamo è la campagna di vaccinazione”. Ha detto il ministro della Salute Roberto Speranza.
“Il nostro obiettivo concreto è di vaccinare tutti gli italiani che lo vogliono con la prima dose entro la fine dell’estate”. Ha poi proseguito “A questa mattina 13 milioni e 700.000 persone hanno già scaricato il ‘green pass’ ed io penso che questo sia già un fatto molto positivo, perché segnala che c’è una grande attenzione e questo meccanismo che abbiamo costruito anche a livello europeo sta funzionando. Il numero delle vaccinazioni sta proseguendo in modo molto positivo, venerdì siamo arrivati a 590.000″ al giorno, “nel week-end siamo stati comunque con dati molto alti”.
“Qui in Toscana il presidente Giani mi segnala che negli ultimi giorni siamo stati oltre 30.000 che è un risultato molto rilevante. Dobbiamo insistere – ha proseguito – perché il messaggio è molto chiaro: il vaccino è e resta lo strumento più essenziale per chiudere al più presto questa stagione così drammatica”.
La variante Delta
L’arrivo della variante Delta ha detto il ministro “ci deve spingere ad essere ancora più attenti, a continuare il contact tracing, a continuare il tracciamento, ad investire sul sequenziamento e a continuare a rispettare quelle regole essenziali che ci hanno consentito di piegare la curva in tante stagioni. La variante Delta sta crescendo in tutta Europa, l’Agenzia europea ci dice che con tutta probabilità sarà prevalente nel giro di qualche settimana in Europa e quindi anche in Italia”.
Rafforzare le case di comunità
“Nel Piano nazionale di Ripresa e Resilenza la parola chiave è proprio prossimità e sono individuati 2 miliardi di euro per costruire, promuovere e rafforzare case di comunità”. Ha dichiarato il ministro della Salute, a margine della visita alla Casa della Salute delle Piagge a Firenze. “Dobbiamo costruire un servizio sanitario nazionale– ha spiegato – che sia il più vicino possibile alle persone, che risponda immediatamente alle esigenze delle persone dove queste vivono, e che provi a tenere insieme l’assistenza sanitaria con l’assistenza sociale, perché ovunque c’è un problema sanitario spesso arriva un problema sociale, e ovunque c’è un problema sociale è più facile che arrivi un problema sanitario. Questo modello di integrazione tra sanitario e sociale, e di prossimità, di vicinanza alle persone, è il modello giusto”. Secondo Speranza “la Casa della Salute a Firenze è un’esperienza importante in cui tutte le istituzioni collaborano, lavorano insieme, la Regione Toscana, il Comune di Firenze, e credo che sia un modello molto positivo, in linea con il modello che stiamo costruendo con il Pnrr”