Quattro secoli di storia delle armi da difesa e da offesa, fra tardo Medioevo e Settecento, in mostra a Cortona per “Il mestiere della armi”, che si terrà dal 24 agosto all’8 settembre su due sedi, l’Auditorium centro convegni Sant’Agostino e lo Spazio espositivo di via Guelfa, nell’ambito di Cortonantiquaria.
Armi, quadri e curiosità
La mostra, che prende in prestito il titolo del celebre film di Ermanno Olmi, ripercorre, attraverso straordinari oggetti provenienti dai depositi dell’Accademia Etrusca di Cortona – dono del Lucumone Gugliemo Maetzke (2005) – quattro secoli di storia di armi da offesa e da difesa, passando da quelle bianche a quelle da fuoco.
“La mostra collaterale di questa edizione di Cortonantiquaria, dopo diversi anni di mostre incentrate sul dialogo fra antico e contemporaneo, ci porta alla storia antica e a scenari di assedi e resistenze – ha sottolineato l‘assessore alla cultura del Comune di Cortona, Francesco Attesti – che dal Medioevo fino all’arrivo di Napoleone caratterizzarono le vicende di Cortona come di molte città d’Italia, e che nel nostro immaginario prendono la forma che il cinema d’autore ha ricostruito per noi. Oggi mostreremo quali furono nella realtà gli strumenti di difesa e offesa, il cui antico valore funzionale è oggi simbolico”.
Lungo un itinerario che si dipana dal tardo Medioevo al Settecento – senza dimenticare la celebre battaglia del Trasimeno del 217 a.C. – sarà possibile apprezzare, anche grazie a quadri, ricostruzioni, stampe d’epoca, i grandi fatti d’arme che hanno interessato Cortona, come gli assedi del re Laodislao di Napoli o del Principe d’Oranges, fino ai tempi dell’invasione napoleonica e del “Viva Maria”, nonché le evoluzioni dei sistemi di difesa. Tra le curiosità, oltre al funzionamento degli archibugi, le tecniche di pronto intervento medico per le ferite riportate negli scontri e i libri nati per celebrare l’arte della guerra o quella di Ippocrate.