Il maestro incisore Swietlan Nicholas Kraczyna espone a Barga, luogo d’elezione del suo atelier, “I Ching”, raccolta di opere ispirate al “Libro dei mutamenti”.
La mostra resterà aperta fino al 1° settembre alla Galleria Comunale, accompagnata da un testo critico di Frank Viviano, scrittore e giornalista nominato plurime volte per il Premio Pulitzer.
“Avere il maestro Kraczyna da più di 50 anni sul nostro territorio è un onore, è indubbiamente uno dei nostri ambasciatori nel modo, con la sua pittura ed incisione ha portato Barga oltre i confini nazionali ed è per noi un piacere averlo anche per la stagione 2024 come ospite nella nostra Galleria Comunale, situata a pochi passi dallo storico studio dell’artista”, commentano l’assessore al Comune di Barga Maresa Andreotti e il consigliere Sergio Suffredini.
Un viaggio introspettivo nella memoria culturale dell’Asia, attraverso opere in grado di trascendere i confini linguistici, storici e geografici.
L’artista Kraczyna ha dichiarato “Quando guardo gli ideogrammi cinesi, senza conoscerne il significato letterale, ‘vedo’ un’immagine che ho già incontrato nel mio passato artistico”.
Di origini russe, Swietlan “Nick” Kraczyna è nato in Polonia, cresciuto in Germania e si è laureato negli Stati Uniti. Dal 1964 vive in Italia, tra Firenze e la Valle del Serchio.
E’ conosciuto per le sue incisioni a colori su più lastre, le sue opere si trovano in collezioni private e gallerie di tutto il mondo, compresa la Collezione Permanente di Stampe e Disegni degli Uffizi.
Kraczyna ha tenuto oltre 160 mostre personali in cinque continenti, ricevendo importanti riconoscimenti. Nel 1967 ricevette il Fiorino d’Oro di Firenze per le sue fotografie dell’alluvione di Firenze del 1966. Dalla fine degli anni ’60 ha coordinato e sviluppato dipartimenti di incisione nei college e nei programmi universitari americani a Firenze, a partire dalla Scuola di Specializzazione nelle Belle Arti del Rosary College dove ha insegnato per diciotto anni fino al 1983.
Contemporaneamente, dal 1973 al 1980 è stato tecnico di incisione di Marino Marini a Roma, ed è stato attraverso il suo lavoro per Marini, che ha sviluppato e perfezionato la sua tecnica personale dell’incisione a colori a più lastre.
Nel 1982 ha co-fondato la Scuola Internazionale di Incisione Superiore “Il Bisonte” a Firenze, dove ha insegnato ed è stato Direttore Artistico per dieci anni.
Per oltre 50 anni ha tenuto corsi e conferenze sul disegno e l’arte dell’incisione in varie università del mondo senza mai mettere da parte la propria attività artistica. Tutt’oggi continua a realizzare nuove opere nel suo studio in via di Borgo a Barga.
“Per mezzo secolo – commenta Frank Viviano – il maestro incisore Swietlan ‘Nick’ Kraczyna ha viaggiato nell’universo della memoria culturale profonda, popolandolo di immagini spettrali provenienti dalle fondamenta della civiltà occidentale. La sua nuova mostra, una serie di incisioni ispirate al testo filosofico di 3.000 anni fa noto come “I Ching” (Il libro dei mutamenti), estende quel viaggio nella memoria culturale dell’Asia. La mostra utilizza le forme intricate degli ideogrammi cinesi per affrontare una domanda provocatoria: i sottili meccanismi dell’immaginazione creativa possono trascendere i confini della lingua, della storia e della geografia? Ognuna delle sue incisioni è ‘sottotitolata’ in elegante calligrafia cinese. Nonostante il fatto che Kraczyna non avesse alcuna comprensione letterale degli ideogrammi cinesi utilizzati nelle sue incisioni, quando tradotti si dimostrano risonanze sorprendenti con le scene su cui li sovrappone. Era esclusivamente la forma, l’energia metaforica degli ideogrammi, a parlargli”.