Il lupo è tornato nei boschi della Tenuta di San Rossore. Il parco regionale sta monitorando quattro esemplari che sono tornati ad abitare l’area protetta compresa tra Pisa e Viareggio (Lucca).
Gli animali, spiega una nota dell’ente parco, “sono di casa nella tenuta, dove hanno trovato il loro habitat e dove contribuiscono a mitigare l’eccessiva presenza dei daini di cui sono un antagonista naturale: si tratta di quattro lupi, tra cui una coppia stabile, e rappresentano una presenza permanente, costantemente monitorati da un team scientifico e dalle Guardie del Parco, grazie anche a una serie di 37 fototrappole che ne registrano in maniera non invasiva spostamenti e abitudini.
“Non hanno mai attaccato animali domestici, sono notturni, predano i daini che a San Rossore sono in sovrannumero e – spiega nella relazione il professor Marco Apollonio, docente di Zoologia all’università di Sassari e consulente del Parco – se si adottano i comportamenti adeguati non rappresentano un pericolo”.
Analoghi monitoraggi vengono effettuati anche nelle altre Tenute del Parco, dove si sono registrate comparse occasionali di altri esemplari. I comportamenti corretti da utilizzare, prosegue la nota del Parco, sono quelli di “non lasciare cibo potenzialmente utilizzabile dalla specie, non dare da mangiare ai lupi e in generale agli animali selvatici, rimanere a distanza sempre, e in particolare se gli individui sono in alimentazione, tenere al guinzaglio i cani, rimanere sui sentieri segnalati e autorizzati”.
Secondo il presidente dell’ente regionale, Lorenzo Bani, “la presenza del lupo, specie protetta in Italia, rappresenta un indicatore della qualità naturale dei nostri luoghi”.