Dal 23 al 28 luglio torna a Viareggio in piazza Mazzini una nuova edizione di “Il luogo del pensiero”, la manifestazione realizzata da Fondazione Gaber in collaborazione con il Comune di Viareggio, che porta in città numerose iniziative per raccontare al pubblico lo straordinario lavoro di Gaber, la sua libertà di pensiero, il suo impegno civile e morale.
A Viareggio è nato ed è stato scritto tutto il ‘Teatro – Canzone’ perché Sandro Luporini coautore di tutta l’opera di Giorgio Gaber è viareggino DOC e qui Gaber, ogni estate a partire dal 1970, lo raggiungeva per scrivere i nuovi spettacoli.
Il programma prende il via martedì 23 luglio con “Le spiagge di notte” spettacolo di Teatro – Canzone itinerante.
La direzione artistica è affidata a Gian Piero Alloisio, inventore e da sempre regista del format. Sono previste numerose postazioni artistiche, ciascuna delle quali dedicate al repertorio del Teatro-Canzone. Saranno coinvolti, oltre ai principali protagonisti delle storiche edizioni, artisti di riferimento del territorio di Viareggio. Una grande festa popolare per ricordare Giorgio Gaber, anche attraverso espressioni artistiche originali e sorprendenti.
Mercoledì 24 luglio arriva il comico Luca Bizzarri con “Non Hanno Un Amico”.
Luca Bizzarri da sempre si considera una sorta di “discepolo” di Giorgio Gaber, che in un incontro degli anni 90 gli diede importanti consigli artistici per proseguire nel suo percorso. È evidente come il teatro di evocazione promosso da Giorgio Gaber trovi in Bizzarri un attento prosecutore. Non Hanno Un Amico è uno spettacolo teatrale di e con Luca Bizzarri, scritto con Ugo Ripamonti, ispirato all’omonimo podcast edito da Chora Media che ha riscosso e tutt’ora riscuote un tale successo da rendere il modo di dire “Non hanno un amico” un intercalare comune e diffusissimo.
Esattamente come nel podcast – nato per raccontare la campagna elettorale e portato avanti grazie a una media di cinquantamila ascolti giornalieri e un milione di streaming al mese – ma con tutte le possibilità di approfondimento e “godimento” del contesto teatrale, al centro di Non Hanno Un Amico c’è la comunicazione politica dei nostri tempi, i fenomeni social, i costumi di un nuovo millennio confuso tra la nostalgia del novecento e il desiderio di innovazione tecnologica e sociale. Con tutta la sagacia della sua satira, in un’ora di racconto di noi, Bizzarri ci porta a ridere di noi stessi, delle nostre debolezze, dei nostri tic. Un’ora di racconto in cui ci riconosciamo come in uno specchio che all’inizio ci pare deformante, ma che in realtà, a guardarlo bene, restituisce quell’immagine di noi che rifiutiamo di vedere.
Giovedì 25 luglio proiezione del docufilm “Io, noi e Gaber”
Io, noi e Gaber è il primo docufilm sulla vita di Giorgio Gaber, scritto e diretto da Riccardo Milani, vincitore del Nastro d’Argento come miglior documentario 2024. Promosso dalla Fondazione Gaber, il docufilm è prodotto da Atomic in coproduzione con RAI Documentari e LUCE CINECITTÀ e distribuito da Lucky Red. Girato tra Milano e Viareggio, nei luoghi della vita di Giorgio Gaber, Io, noi e Gaber è il ritratto più che mai vivo e incisivo del Signor G., al centro di una delle pagine più preziose della storia culturale del nostro paese. Un viaggio esclusivo che attraversa tutte le fasi della sua carriera artistica dalla popolarità televisiva al teatro, con l’invenzione, insieme a Sandro Luporini, del Teatro-Canzone, piena espressione del suo impegno politico e culturale.
Venerdì 26 luglio consegna del premio “Il luogo del pensiero”.
Nella cornice del premio Viareggio Rèpaci, venerdì 26 luglio alle ore 21.30 verrà consegnato il premio “IL LUOGO DEL PENSIERO” – SCRITTURA PER TEATRO-CANZONE”, un’importante iniziativa rivolta a nuovi autori di questa particolare forma espressiva. Il “Teatro-Canzone” è una scrittura teatrale sviluppata da Giorgio Gaber e Sandro Luporini dal 1970 al 2000 che si caratterizzava attraverso l’utilizzo alternato della parte cantata (canzone) e della parte in prosa (monologo) nello sviluppo di riflessioni e racconti attinenti al presente storico e rappresentati nei loro spettacoli teatrali definiti, appunto, di “Teatro-Canzone”. Per la prima volta in assoluto la Fondazione Gaber ha deciso di istituire un premio dedicato ai talenti che vorranno confrontarsi con un tema, una riflessione o un racconto sviluppato attraverso una canzone e un monologo (o viceversa) tra loro attinenti e in grado di costituire una forma espressiva e letteraria compiuta.
La rassegna si chiude domenica 28 luglio con lo spettacolo di Gioele Dix “Ma per fortuna che c’era il Gaber”.
Ma per fortuna che c’era il Gaber è il più recente di una serie di tributi che Gioele Dix, a partire dal 2004, anno in cui si tenne il primo Festival Gaber a Viareggio, ha dedicato all’artista milanese, del quale è stato convinto ammiratore fin dall’adolescenza. Lo spettacolo è costruito come un insolito itinerario all’interno del teatro canzone di Gaber e Luporini, in cui si intrecciano brani conosciuti del loro repertorio con musiche e testi variamente inediti: versi mai musicati, canzoni mai eseguite dal vivo, monologhi abbozzati e mai completati.
Per realizzarlo è stato decisivo l’apporto della Fondazione Gaber, che ha svelato l’esistenza di questi preziosi materiali e li ha messi a disposizione del progetto. Ma per fortuna che c’era il Gaber è dunque uno spettacolo assolutamente speciale, appassionato e originale, nel quale convivono sorprese (un esilarante monologo inedito sulla Rivoluzione d’Ottobre) e rievocazioni personali (il primo incontro assolutamente casuale fra Gaber e Dix nella hall di un albergo di Mestre), brani d’annata (Il Riccardo, Barbera e champagne) e bozze di canzoni tipicamente alla Gaber-Luporini su cui inventare una musica (Appunti di democrazia).
Tutti gli eventi sono ad ingresso libero