Il digitale ha messo radici in Oltrarno. Il Granaio dell’Abbondanza, costruito nel 1695 dall’architetto Giovan Battista Foggini per il Granduca Cosimo III dei Medici e destinato a conservare il grano durante i periodi di carestia, da alcuni mesi è diventato uno dei più importanti hub dell’innovazione sul territorio nazionale. La Fondazione CR Firenze ha rilevato lo storico edificio in piazza del Cestello alcuni anni fa per 8,6 milioni di euro dalla Cassa depositi e prestiti e ne ha investiti 10 milioni per trasformarlo nella casa delle start up digitali a Firenze. Con il contributo di Nana Bianca, tra i maggiori acceleratori di start up a livello internazionale e la Fondazione per la Ricerca e l’Innovazione (FRI), la struttura sta dando maggiore slancio al processo di trasformazione del tessuto imprenditoriale cittadino.
Oggi l’ex caserma Cavalli, il Granaio è stato per alcuni decenni di proprietà dell’Esercito Italiano, ospita i programmi di accelerazione di Fondazione CR Firenze per start up innovative che decidono di venire a Firenze per fare impresa. Il programma Italian Lifestyle, naturale evoluzione dell’Hubble che già Fondazione CR Firenze portava avanti con Nana Bianca e FRI, grazie all’apporto di Intesa San Paolo Innovation Center, fa da link tra le grandi aziende di moda, food e turismo e le realtà innovative emergenti.
‘’Siamo impegnati da diversi anni – spiega il Presidente della Fondazione CR Firenze Luigi Salvadori – è impegnata da diversi anni in una serie di iniziative volte a dare un supporto allo sviluppo economico del territorio. In particolare, dal 2016 abbiamo cercato di strutturare le nostre azioni a favore dell’innovazione e del trasferimento tecnologico individuando partner istituzionali e privati che accompagnassero in questo percorso. Contribuire alla creazione di imprese giovanili e di start up innovative, supportare nel percorso di innovazione le micro e PMI del territorio, ‘fertilizzare’ il territorio di nuove competenze in linea con i bisogni effettivi delle imprese, sono stati i nostri obiettivi di questi anni’’.
Il Granaio delle Idee, come da molti è stato ribattezzato, ospita anche un grande coworking di nuova generazione: oltre 400 le postazioni di lavoro gestite da Nana Bianca. Nei sotterranei un auditorium con oltre 200 posti a disposizione per eventi, congressi e workshop a disposizione della città. Nel corso degli ultimi mesi sono stati organizzati insieme alle organizzazioni di categoria molti appuntamenti dedicati all’artigianato digitale. Inoltre nel complesso di piazza del Cestello hanno i loro uffici aziende di successo come Vino.com e tante altre imprese digitali.
Firenze già oggi è la città più digitale d’Italia secondo ICity Rank 2020, il rapporto annuale del Forum PA. Adesso è il momento di continuare senza esitazioni lungo il percorso intrapreso già alcuni mesi fa con la trasformazione del Granaio dell’Abbondanza in un hub digitale. “Il digitale è la nuova forma di manifattura dei nostri tempi – conclude Salvadori – Un modo per guardare al passato con un’idea di futuro e per invertire la tendenza che vuole Firenze una città poco attrattiva per i giovani. Ci troviamo in quella che io definisco una Silicon Valley bonsai e credo che con questa iniziativa possiamo trovare il modo di far rimanere i talenti in città e di invogliarli a venire“. Un processo virtuoso che andrà a concludersi nella prima fase quando saranno completati i lavori per 42 Firenze, scuola realizzata in collaborazione con la Luiss. Si tratterà di una scuola di alta formazione unico destinato a giovani programmatori e sviluppatori di software e ispirato all’analoga struttura già operativa a Parigi e nota con il nome di École42. Saranno 150 gli studenti da tutto il mondo attesi in città ogni anno.
Infine al pianoterra del Granaio uno spazio pubblico, con bar e ristorante aperto a tutti da mattina a sera per creare occasioni di incontro e di dialogo tra diverse realtà: The Stellar. Il ristorante propone una cucina della tradizione riproposta in chiave contemporanea dallo chef Luigi Bonadonna. Ai locali interni si aggiunge una corte seicentesca di 240 mq destinata alla ristorazione ma aperta a un ricco programma di eventi a cura dell’associazione culturale Feeling, già organizzatrice del festival Lattexplus. Feeling ha già individuato alcuni partner per le prossime iniziative in calendario: IED Firenze, LABA, Associazione culturale Andrea Mi, Murmuris solo per citarne alcune. L’idea è quindi di ospitare all’interno del Granaio concerti, talk, proiezioni cinematografiche, mostre, fiere, oltre ad attività legate alle scuole, al benessere e alla cucina.