Stop in Italia alla produzione e commercializzazione di cibi sintetici o ‘in provetta’, con multe fino a 60mila euro.
Dopo la stretta sulle farine di grilli, il divieto arriva con il disegno di legge approvato in Consiglio dei ministri.
Plaude alla stretta Coldiretti, che ha già raccolto 500mila le firme con alimenti nati in laboratorio con una petizione firmata nei mesi scorsi anche dal presidente Eugenio Giani e dalla vicepresidente Saccardi
In Toscana sono state 35mila le firme che hanno contribuito in maniera determinante all’approvazione del disegno di legge.
La vicepresidente e assessora all’agroalimentare Stefania Saccardi ha commentato così la legge: “E’ stato un no deciso che anche come Conferenza delle Regioni abbiamo concordato con il Governo. Un no convinto che va nella direzione di conservare la nostra storia e la nostra tradizione così come la trasparenza e la tracciabilità dei nostri cibi”.
“Il cibo sintentico – ha proseguito Saccardi – non garantisce né trasparenza né traccaibilità e quindi non mette il consumatore nelle condizioni di sapere cosa mangia. Aggiungo che l’agricoltura, a differenza del cibo sintetico, ha la funzione di produrre un alimento buono e sano e al tempo stesso di tutelare, conservare e rendere bello un territorio che acquista quindi anche una valenza di attrattività turistica. Concludo dicendo che, come sistema agroalimentare e come Regione Toscana in primis, abbiamo cercato di favorire la possibilità di crescita culturale del consumatore in modo che possa sapere da dove arrivano i cibi, come sono trattati, come sono gestiti e, ugualmente sapere anche cosa mangiano gli animali, come sono allevati. Si tratta di un principio fondamentale per garantire la sicurezza e la possibilità di scelta dei nostri consumatori”.