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Il Gonfalone d’argento del Consiglio regionale al coordinamento toscano dei centri antiviolenza

Durante la cerimonia un minuto di silenzio per le 25 donne vittime di femminicidio dall’inizio dell’anno. Mazzeo: “Celebriamo l’instancabile impegno e la dedizione nella lotta contro la violenza di genere”

gonfalone centro antiviolenze

Il Gonfalone d’argento, la più alta onorificenza del Consiglio regionale della Toscana, al Coordinamento toscano dei centri antiviolenza Tosca. A consegnarlo il presidente dell’assemblea legislativa Antonio Mazzeo nel corso della cerimonia a Firenze. Il riconoscimento, ha detto, vuole “celebrare l’instancabile impegno e la dedizione di Tosca nella lotta contro la violenza di genere. È un modo di dirvi grazie per il lavoro così importante che portate avanti e spesso non ci dimostriamo alla vostra altezza”.

A ritirare il riconoscimento è stata Sabrina Gaglianone, delegata del Coordinamento a cui aderiscono i centri antiviolenza della regione: Associazione ARPA (Massa Carrara), Ets Centro Antiviolenza Luna (Lucca), L’Una per l’altra (Viareggio), Libere tutte (Montecatini Terme), La Nara (Prato), Artemisia (Firenze), Pronto Donna (Arezzo), Casa della Donna (Pisa), Frida Khalo (San Miniato), Donne Insieme Val d’Elsa (Siena), Donna chiama Donna (Siena), Amica Donna (Montepulciano), Donna Amiata Val D’Orcia (Siena), Olympia De Gouges (Grosseto e Orbetello).

Un minuto di silenzio per le 25 donne vittime di femminicidio dall’inizio dell’anno. Poi il presidente Mazzeo ha citato Don Lorenzo Milani spiegando che nel suo ‘I care’, il prendersi cura, c’è il senso della missione che il coordinamento e i centri antiviolenza portano avanti tra tante difficoltà. “La Toscana è più avanti delle altre regioni nel finanziamento della vostra attività – ha proseguito – ma non basta, bisogna fare di più”.

“Facciamo rete da tanti anni – ha spiegato Sabrina Gaglianone  – perché insieme si lavora meglio. E avere una voce unica è fondamentale anche nei rapporti con le istituzioni e quando si chiedono i finanziamenti”. Nelle strutture del coordinamento ci sono 186 posti letto per le donne e i loro figli minori. “Dal 2013 abbiamo dei finanziamenti pubblici che passano dalla Regione Toscana che in diversi anni li ha implementati, ma dipendiamo ancora molto dal contributo del mondo del volontariato e ci scontriamo con le tante rigidità del Terzo settore”.

“L’interlocuzione con la Regione è particolarmente importante – ha concluso Sabrina Gaglianone – ora che il Consiglio regionale si appresta a rivedere la legge 59 del 2007 sulla violenza di genere e noi siamo a disposizione per dare il nostro contributo. Il nostro lavoro ha come obiettivo finale quello della rinascita delle vittime della violenza e oltre al nostro ringraziamento vi portiamo anche quello delle donne che aiutiamo ogni giorno”.

Hanno partecipato alla cerimonia, a cui erano presenti molte rappresentati dei centri antiviolenza, i consiglieri dell’Ufficio di presidenza Federica Fratoni e Diego Petrucci. Erano presenti la presidente della commissione regionale per le Pari opportunità Francesca Basanieri, la Difensora civica della Toscana Lucia Annibali e i consiglieri regionali Silvia Noferi e Marco Niccolai.

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