Haider Rashid, un regista e produttore fiorentino, con la cultura irachena nel cuore
E’ nato e cresciuto a Firenze il giovane regista e produttore Haider Rashid, classe 1985, che ha già al suo attivo lungometraggi e documentari premiati e apprezzati dalla critica, oltre ad aver fondato la casa di produzione Radical Plans, che sede in via Panciatichi, nella periferia ovest fiorentina. Il padre, Erfan Rashid, è un giornalista e regista iracheno, attivo da molti anni a Firenze, che ha trasmesso al figlio gli echi e il forte legame con la cultura irachena. Forse è proprio per questo che Haider Rashid ha una particolare attenzione e sensibilità verso di chi porta in Italia la cultura di un altro paese, per chi migra, per chi è costretto a spostarsi e a lasciarsi alle spalle le proprie origini.
La filmografia di Haider Rashid: storie di una società globale, in movimento
Inizia proprio con il racconto di un emigrato iracheno, la filmografia di Haider Rashid. Il protagonista del suo primo film, Tangled Up in Blue. Amore e guerra a Bahdad, del 2009, è infatti il figlio di un famoso scrittore iracheno che vive a Londra e che deve affrontare il dolore per la morte del padre, ucciso a Baghdad, insieme ai sentimenti di straniamento e alienazione nel suo nuovo paese. Dopo il documentario musicale, Silence: All Roads Lead to Music (2011), Rashid dirige un film molto apprezzato, Sta per piovere (2013). Qui si racconta di un giovane nato e cresciuto in Italia da genitori algerini, che si scontrerà, in Italia, con il labirinto della burocrazia, un vero e proprio “muro di gomma”, che gli impedirà di rinnovare il suo permesso di soggiorno. Dopo un altro “intermezzo musicale”, con la realizzazione del documentario Street Opera. Il mondo dell’hip hop italiano, del 2015, è la volta di un film particolare e originale, No Borders, del 2016, che utilizza la Virtual Reality per raccontare le storie di chi vive ai margini nella nostra società – per la maggior parte migranti – e si rivolge al centro di accoglienza Boabab di Roma. Il film è interpretato da un attore molto sensibile ai temi sociali, Elio Germano.
L’ultimo e più importante film di Haider Rashid è “Europa”, storia di un giovane iracheno, in fuga attraverso la “rotta balcanica”
Nel 2020 Haider Rashid ha realizzato uno dei suoi migliori film, pluripremiato e ancora in corsa verso nuovi traguardi: Europa. Nella pellicola si racconta di Kamal, un giovane iracheno che cerca di entrare in Europa a piedi, attraverso la frontiera tra Turchia e Bulgaria, definita dai media la “rotta balcanica”. Ma il sogno di Kamal si infrange quando viene fermato dalla polizia di frontiera bulgara. Una volta riuscito a fuggire, il protagonista cercherà una via di fuga nella fitta e impenetrabile foresta delle montagne della Bulgaria, un luogo impervio dove non ci sono regole e dove spadroneggiano i mercanti di migranti. Un viaggio per la sopravvivenza in cui Kamal lotterà strenuamente per la libertà e la vita.
Ci sono molti rimandi alla biografia del regista nel film Europa. “La Bulgaria – ha dichiarato Rashid – è il paese in cui mio padre si è recato, quando è scappato dall’Iraq nel 1978 alla volta dell’Europa. Sebbene il suo viaggio sia stato diverso da quello che intraprende il protagonista del film, in qualche modo mi è sembrato ancora più giusto raccontare questa storia. Abbiamo effettuato sopralluoghi in Bulgaria e lì abbiamo riscontrato la veridicità di quanto sarebbe stato rappresentato sullo schermo. Sono emersi i lati più oscuri e raccapriccianti della questione migratoria, poi integrati nelle successive stesure della sceneggiatura, che ho scritto con Sonia Giannetto, la cui collaborazione è stata importante anche per la concezione del suono, sceneggiato in modo tale da avere una valenza narrativa. L’intera storia e il lavoro della macchina da presa in “Europa” sono focalizzati sul protagonista, con l’idea che la macchina da presa potesse ‘respirare’ con lui”.
Nel cast del film ci sono gli attori Adam Ali, Svetlana Yancheva, Pietro Ciciriello, Gassid Mohammed, Mohamed Zouaoui, e il padre del regista, Erfan Rashid. Il film Europa è una coproduzione Italia-Iraq-Usa, scritta e diretta da Haider Rashid e Sonia Giannetto, con i produttori esecutivi Stefano Mutolo (Berta Film), Abdullah Boushahri (Beyond Dreams, USA) e Michele Saragoni e Ivano Fucci (Odu Movies, casa di produzione lucchese) e il produttore associato Fair Play. Il film è sostenuto da Toscana Film Commission nell’ambito del programma Sensi Contemporanei Toscana per il Cinema e dal Baghdad Film Fund.
“Europa” segna il punto più alto nella carriera di Heider Rashid: la vittoria del premio “Beatrice Sartori” a Cannes 74 e la candidatura agli Oscar
Dopo essere stato selezionato a Cannes 74, lo scorso luglio, nella sezione competitiva, Quinzaine des Réalisateurs, dove ha vinto il premio “Beatrice Sartori”, della critica indipendente, è notizia di questi giorni che il film Europa è stato selezionato per rappresentare l’Iraq ai premi Oscar 2022, nella sezione Miglior film straniero. Un risultato molto importante per un film che fin da quando era nella fase di post-produzione (quindi ancora non ultimato), nel 2019, aveva ricevuto il Premio Proxima alla Milano Film Network, ed era stato inoltre premiato al Cairo Film Connection, il mercato di co-produzione del Cairo International Film Festival. Per il giovane regista fiorentino, la candidatura è un riconoscimento molto importante. La prossima tappa del film è fissata al 21 dicembre quando si saprà se Europa è stato scelto nella short list di 15 film da cui poi uscirà la cinquina delle candidature ufficiali, per la sezione Miglior film straniero, agli Oscar 2022.
Anche il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani aveva espresso la sua soddisfazione, in occasione della presentazione del film sulla Croisette. “Siamo orgogliosi dei tanti talenti toscani che quest’anno sono stati selezionati a Cannes, uno dei più prestigiosi festival internazionali del cinema” – aveva affermato. “Oltre alla consolidata vocazione cinematografica della Toscana, che ha una lunga tradizione, fin dal cinema delle origini, è motivo di soddisfazione poter vedere dei risultati così importanti, in relazione a film sostenuti dalla Regione, che con le sue politiche culturali offre strumenti di sostegno e valorizzazione ai talenti che scelgono la regione come set, come nel caso del film di Haider Rashid”.